Divorzio milionario a Treviso. Fa stalking alla ex e per il compleanno le regala delle rose bianche appassite: a processo designer di barche di lusso

Venerdì 24 Novembre 2023 di Valeria Lipparini
Foto Pexels

TREVISO - Noto disegnatore di barche di lusso rinviato a giudizio per stalker nei confronti dell’ex moglie (costituitasi parte civile con l’avvocato Stefano Pietrobon). Lui, sloveno, 55enne (difeso dall’avvocato Francesco Murgia), residente in una bellissima villa nell’hinterland trevigiano, aveva nel frattempo denunciato la sua ex perchè nel corso della separazione la donna si sarebbe appropriata di tre orologi Breguet Marine del valore di oltre 100mila euro e di un impianto stereo del valore di 60mila euro. Una separazione milionaria, che ricorda un po’ quella tra Ilary Blasi e il “pupone” Totti.


L’INIZIO
Tutto comincia una quindicina di anni fa. I due, belli e ricchi, si sposano. Dall’unione nascono tre pargoli e lei abbandona il lavoro da personal trainer per seguire la famiglia. Poi, però l’unione scricchiola e lei presenta richiesta di separazione. È il 2016. La separazione non è indolore. Lui comincia a subissare la ex, il padre di lei e anche il nuovo compagno con numerosissimi messaggi di natura minacciosa e intimidatoria. Per il compleanno della ex, tra le altre, le aveva fatto recapitare un mazzo di rose bianche appassite. E lo stesso aveva fatto con il legale che la difendeva all’epoca, una avvocatessa del foro di Venezia. Ma non è tutto. Per non pagare gli alimenti che il Tribunale aveva fissato a suo carico per i tre figli poneva in essere una serie di “manovre” con l’intento di ricollocare le quote societarie di cui era intestatario. Facendole sparire. Così, dopo aver venduto tutte le quote delle varie srl in cui era socio aveva messo in piedi un’altra società, con sede a Malta, dove aveva fatto confluire le quote vendute e di cui era l’unico azionista. Aveva anche venduto la villa che aveva in comune con la ex, intestandola alla sua nuova consorte con diritto di vitalizio per lui.

Nel corso di questi ultimi anni si sono susseguiti i decreti ingiuntivi di pignoramento, emessi dal Tribunale, che avevano trovato una iniziale “sponda” nelle quote societarie possedute dal 55enne. Poi sparite nel nulla. Questo secondo l’accusa. Ieri, nel corso dell’udienza preliminare di fronte al giudice Vettoruzzo, pubblico ministero Valmassoi, l’uomo è stato rinviato a giudizio. 


IL SECONDO PROCESSO
Mentre, nel pomeriggio, si è svolto il processo a carico della ex moglie per appropriazione indebita degli orologi e dell’impianto stereo. Processo che è stato aggiornato, ma il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione delle accuse in quanto la difesa, sostenuta dall’avvocato Pietrobon, ha prodotto alcune fotografie tratte da Facebook che ritraggono il 55enne e la sua nuova compagna con, al polso, proprio quegli stessi orologi di cui aveva denunciato la scomparsa. Per questo processo la sentenza è attesa a giorni. Mentre il rinvio a giudizio per stalker sarà discusso, in un’aula di Tribunale, il 2 dicembre del prossimo anno.

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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