TREVISO - Reati in calo, ma in provincia è boom di furti in casa: l’11% in più dell’anno scorso, complici le ondate di razzie di gennaio nel Solighese e di maggio nella zona di Arcade. Nel capoluogo invece i topi d’appartamento hanno colpito di meno: -15%. È il quadro emerso ieri mattina durante il vertice sulla sicurezza che si è svolto in prefettura.
LA PIAGA
Ma è zoomando ancora più nel dettaglio che emerge la grande piaga del Trevigiano: i furti in abitazione. Se nel capoluogo i raid nelle case sono diminuiti del 15%, in provincia si è registrata invece un’impennata dell’11% rispetto all’anno precedente. Nell’aumento hanno inciso soprattutto, le ondate di furti dei mesi scorsi quando, giusto per citare il caso più eclatante, Farra di Soligo era stata “blindata”. Alle pattuglie ordinarie dei carabinieri si era aggiunto anche il battaglione Mestre per presidiare le strade così da mettere fine agli assalti nelle ville. I poliziotti del reparto Prevenzione crimine della questura ultimamente sono stati molto impegnati in provincia per dare manforte ai militari dell’Arma nel contrasto alle razzie soprattutto nella cintura urbana. Non solo: sono stati fatti anche dei sorvoli in elicottero, chiedendo l’ausilio dei carabinieri di Belluno.
IL COMMENTO
«Siamo soggetti a questo tipo di reato e dobbiamo tutelarci di conseguenza - afferma il prefetto Angelo Sidoti -. Sono molto soddisfatto dell’operato delle forze di polizia. Il fatto che complessivamente i reati siano in calo e sia aumentato il numero di responsabili assicurati alla giustizia ne è la prova. Anche i cittadini devono continuare a fare la loro parte denunciando gli illeciti. Nel caso dei furti in abitazione è bene che tutti noi adottiamo certe precauzioni, come attivare sempre i sistemi anti-intrusione e chiudere porte e finestre. In tanti casi i furti avvengono senza effrazione».
In calo anche le rapine (-35% a Treviso e -16% in provincia) e le truffe, che si attestano su un -10%. Con una importante eccezione anagrafica: i raggiri ai danni di anziani, aumentati invece del 3%. «Il comitato, esaminati i dati, ha previsto la prosecuzione degli incisivi e serrati servizi di controllo e pattugliamento, già in atto su tutto il territorio provinciale - si legge nella nota diramata dalla Prefettura - al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione dei reati e innalzare la percezione di sicurezza dei cittadini».