Treviso, commercianti contro l'assessore di Fratelli d'Italia Rosanna Vettoretti. Al sindaco Mario Conte è stato chiesto di ritirarle le deleghe

Sabato 30 Marzo 2024 di Paolo Calia
ATTIVITA’ PRODUTTIVE L’assessore Vettoretti al lavoro per rilanciare le attività del centro e dei quartieri

TREVISO - Commercianti in rivolta contro l’assessore Rosanna Vettoretti, esponente di Fratelli d’Italia. Infuriati al punto da chiedere al sindaco Mario Conte di ritirarle le deleghe o, in alternativa, di commissariarla. «In un anno non abbiamo ricevuto nessuna risposta alle nostre istanze, nessuna proposta. E in città il commercio muore». Questo il tenore delle accuse mosse nel corso dell’ultimo tavolo del commercio organizzato lunedì. Presenti l’assessore e tutte le associazioni di categoria della città, dall’Ascom a Rivivere fino a Imprese Unite.

C’erano tutti. E tutti, seppure con toni differenti, hanno letteralmente impallinato l’assessore. Adesso il caso è sul tavolo del sindaco. E definire Vettoretti in bilico è un eufemismo. Il suo avvicendamento, a oggi, è molto probabile.

LA SCINTILLA

Il malumore, tra negozi, botteghe e locali della città, serpeggia da tempo. L’assessore, dopo un periodo di relativa tranquillità e di studio, pare non essere riuscita a intercettare le esigenze di un settore molto delicato come quello del commercio. E quando lunedì ha chiesto la convocazione del tavolo, tutti si attendevano finalmente una lista di proposte per aumentare la frequentazione del centro, un calendario di eventi o l’illustrazione di una politica di rilancio. Niente di tutto questo. Vettoretti ha chiesto invece alle categorie l’appoggio per un’iniziativa benefica. Ed è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Dopo un anno ci aspettavamo delle risposte alle tante istanze che, nel corso dei mesi, abbiamo più volte sottolineato. Non è arrivato nulla. Ma non si accorge che la città è sempre vuota?». Questa riassumendo la critica avanzata e chi c’era assicura che i toni sono stati molto accesi. «Io a quel tavolo ero presente - dice Enrico De Wrachien, presidente di Rivivere Treviso e volto storico del commercio trevigiano - e, premetto, non ho chiesto la testa di nessuno. Lo avranno fatto altri perché certe decisioni spettano solo al sindaco. Però ho criticato e posto, anche in maniera forte, dei problemi. Che vanno risolti».

I NODI

De Wrachien quindi elenca: «La città sta soffrendo. C’è meno traffico di un tempo, squilibrio tra le tante presenze nei weekend e il resto della settimana. In un anno abbiamo posto all’assessore moltissime questioni, senza mai ricevere risposta. E lunedì ho messo sul tavolo, così come gli altri, tutte le mancanze. E lo abbiamo fatto con forza. Ci attendiamo delle soluzioni: i negozi stanno chiudendo, i clienti sono sempre meno. Servono interventi. Lunedì l’assessore ci ha convocato per chiederci il sostegno a un’iniziativa benefica a favore delle persone disabili. E noi l’appoggeremo, come abbiamo sempre fatto in questi casi. Ma abbiamo bisogno di altro da parte sua, di soluzioni, di una visione. Che non c’è». Invece c’è chi rimpiange Andrea De Checchi, predecessore della Vettoretti: «Aveva un passo decisamente diverso», dice un altro commerciante.

A CA’ SUGANA

La questione Vettoretti è destinata, inevitabilmente, a diventare un caso politico. Anche all’interno di Fratelli d’Italia non manca chi storce il naso di fronte al suo operato. Una fronda interna che cresce sempre di più. E che rischia di travolgere anche l’altra assessora di FdI, Gloria Sernagiotto, anche lei finita nel mirino delle critiche interne al partito. Ma, in questa fase, a rischiare maggiormente è la referente del commercio. Il sindaco potrebbe anche silurarla e chiedere ai Fratelli d’Italia di proporre un sostituto. L’intenzione è di continuare a garantire i due posti in giunta agli alleati ma, nel caso del commercio, cambiando interprete. La polemica sta scoppiando in queste ore, riflessioni sono in corso. Vettoretti e Sernagiotto, quando è stato formata la giunta, sono state proposte al sindaco dall’ex presidente provinciale di FdI Giuseppe Montuori poi sconfitto al congresso da Claudio Borgia. Anche gli equilibri interni al partito sono quindi cambiati. Condizione che spiana la strada verso ogni tipo di soluzione.

Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 11:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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