Salvò padre e figlia disabile dall'incendio: premiato Marco, il pompiere eroe

Sabato 22 Maggio 2021 di Giuliano Pavan
Il vigile del fuoco Marco Bison con Angelo, salvato assieme alla figlia Sara dal rogo scoppiato il 24 aprile in via Pennacchi a Treviso

TREVISO - «È il suo lavoro» potrebbe pensare qualcuno. Ma il gesto compiuto da Marco Bison, un vigile del fuoco di Treviso, non è soltanto il “suo lavoro”, ma qualcosa che va oltre alla predisposizione di mettere a rischio la propria vita per salvare quella altrui. Nel caso specifico quella di Sara, una donna disabile di 48 anni costretta a letto da circa un anno, e quella del padre Angelo, ottantenne, il quale, per stare vicino alla figlia, aveva deciso di andare incontro a un destino tragico per starle vicino. Già, perché padre e figlia, il 24 aprile scorso, erano intrappolati nella camera da letto della donna mentre stava andando a fuoco la loro palazzina in via Pennacchi. «Avete salvato il mio tesoro» ha detto ieri Angelo, che a Ca’ Sugana ha incontrato il pompiere eroe e i suoi colleghi del comando provinciale di Treviso guidati da Giampiero Rizzo, premiati con una pergamena di ringraziamento dal sindaco Mario Conte per quell’intervento. 

«Ricorderò sempre la gentilezza e il coraggio del vigile del fuoco che ha cominciato a battere sulla porta, che avevo chiuso per cercare di bloccare il fumo. Sarò sempre grato a Bison e a tutte le persone che ci hanno aiutati a superare il momento». Sono le parole di Angelo che, anche a nome della figlia Sara e di tutta la sua famiglia, ha ringraziato commosso i vigili del fuoco. Quel 24 aprile, mentre la palazzina era già satura di fumo, l’uomo aveva costretto la moglie di mettersi in salvo mentre lui, per stare vicino alla figlia bloccata a letto, aveva deciso di attendere la morte con lei. Non sapeva però che Marco Bison, di lì a poco, avrebbe aperto la porta della stanza e, prendendo in braccio Sara, li avrebbe salvati entrambi.

«Ringrazio di cuore i nostri vigili del fuoco per l’attività quotidiana, svolta con passione e professionalità - ha dichiarato ieri il sindaco Conte - L’episodio mi aveva particolarmente colpito perché il vigile del fuoco che ha salvato la vita alla donna con limitazioni della mobilità è intervenuto con prontezza ma anche grande sensibilità, aiutando padre e figlia a mettersi in salvo. Ogni giorno a Treviso possiamo contare su veri e propri angeli, dai pompieri alle altre forze dell’ordine, che operano gettando costantemente il cuore oltre l’ostacolo».Presenti all’incontro anche il vicesindaco Andrea De Checchi e il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Iannicelli.
 

 

Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 23:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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