Negozio storico a Conegliano. Jungle Records festeggia i 35 anni dall'apertura: «Il nostro sogno era quello di lavorare con la musica»

Giovedì 30 Novembre 2023 di Redazione Treviso
Negozio storico a Conegliano. Jungle Records festeggia i 35 anni dall'apertura: «Il nostro sogno era quello di lavorare con la musica»

CONEGLIANO (TREVISO) - Trentacinque anni di dischi a Conegliano e il coronamento del sogno di trasformare la passione viscerale per la musica in un lavoro. Lo storico negozio di dischi Jungle Records taglia il traguardo dei 35 anni di attività e festeggia sabato 2 dicembre dalle 21 al Radiogolden di piazza San Martino con un rock party a cui sono invitati clienti, amici, appassionati e la cittadinanza tutta.

Un’avventura, quella dei due soci fondatori del record store Renzo De Stefani e Gigi Buso, iniziata la vigilia di Natale del 1988, quando, giovani e squattrinati, decidono di aprire un negozio di dischi in via Maset dando battesimo alla loro più grande avventura. 


LA STORIA
Nel negozio confluiscono esperienze precedenti e parallele: la cogestione di una delle prime radio libere del Veneto, Radio Base ’81, volano per la divulgazione della musica underground e riferimento per l’organizzazione di importanti concerti di band come Dissidenten e Litfiba, e il contributo attivo alla programmazione musicale di una tra le maggiori discoteche rock d’Italia, il leggendario Mithos Rock Club di Meolo. «Sul finire degli anni Ottanta - spiega Buso - si faticava a trovare dischi che non fossero le solite distribuzioni delle etichette maggiori. La mancanza di reperibilità di dischi cosiddetti ‘minori’ è stata quindi la leva principale. Eravamo spinti dalla passione e non avevamo una lira, ma il feedback che veniva da chi ci frequentava era positivo». «Poter lavorare con la musica - aggiunge De Stefani - era il sogno che avevo fin da bambino e in particolare proprio in un negozio di dischi, credendo a ragione che fosse la sintesi perfetta tra la mia passione per la musica e quella curiosità che mi portava a scoprire sempre nuove tendenze musicali da tutto il mondo». Così nasce Jungle Records il 24 dicembre di quel 1988, l’anno in cui - per la cronaca - debuttarono i Pixies e i Jane’s Addiction, “The Joshua Tree” degli U2 vendeva milioni di copie, il cd surclassava per la prima volta il vinile in termini di vendite, ma le musicassette rappresentavano ancora il supporto più diffuso. 


LA SFIDA
Con la bussola della passione, la luce della competenza e l’amore per la ricerca, Renzo e Gigi hanno iniziato a orientare i clienti nella giungla della musica e dell’enorme quantità di produzioni di quegli anni, ascoltando, selezionando e reperendo le novità del panorama indipendente. «Nel corso degli anni - racconta De Stefani - il nostro negozio è diventato un punto d’incontro e discussione sui nuovi generi e sulle nuove band. Ricordiamo con affetto i tanti appassionati che ancora si trovano puntualmente alla Jungle Records di sabato per scambiarsi pareri e informazioni sulle nuove uscite. Questo ci ha sempre gratificato e ci ha dato la carica per proseguire». Luogo di incontro e di riferimento, che nel 1999 si trasferisce nella vicina via Matteotti - dov’è tuttora - e che rappresenta un raro esempio di attività commerciale resistente e impermeabile a mode e cambiamenti epocali come la rivoluzione della musica digitale. «La nostra passione nel raccogliere, catalogare e selezionare il ‘prodotto fisico’ - sottolinea De Stefani - ci ha traghettato in questa nuova era dove prevale l’edizione da collezione. Ora il cliente tipo è un ascoltatore attento, critico, collezionista ed esigente. Nel negozio non trova solo il supporto fisico, ma anche lo scambio di pareri. È solo grazie a queste combinazioni che al giorno d’oggi può esistere ancora un negozio di dischi». E non c’è algoritmo che possa reggere al confronto.

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