Funerale di Leonardo Florian, il 24enne morto di malore in casa. Oltre tremila sul campo del Villorba rugby: «Gigante buono dai grandi sorrisi»

Venerdì 15 Marzo 2024
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di Edoardo Gravante

VILLORBA (TREVISO) - Gli spalti gremiti, avvolti da un silenzio irreale mentre i compagni di squadra portavano il feretro in spalla per l'ultimo giro di campo. Poi la bara di "Flo" è stata portata sotto i pali per l'ultimo saluto. Erano più di 3mila ieri per l'addio a Leonardo Florian, il rugbista di 24 anni stroncato da un malore il 7 marzo scorso nella sua casa di Spresiano. Familiari, amici, compagni del Villorba rugby, amministratori e l'intero mondo della palla ovale hanno condiviso lacrime e ricordi, fino all'ultimo applauso, lungo e scrosciante che ha accompagnato il feretro del giocatore. Il funerale è stato celebrato proprio nel campo dove il giovane pilone, poco meno di un anno fa, aveva conquistato una storica promozione in Serie A assieme ai suoi compagni. «Ciao Flo, fratello mio, sei sempre stato un amico sincero, hai dimostrato cosa vuol dire l'amicizia vera, incondizionata, quella che dice le cose senza girarci attorno - è il ricordo di Lorenzo "Gaga" Vettori, amico e compagno di squadra -. Sei stato presente nei momenti più bui, eri una spalla sempre pronta.

Continueremo a cantare e a sostenerci per te».


PUNTO DI RIFERIMENTO
Poi ha preso la parola il capitano Riccardo Scalco, in rappresentanza di tutta la squadra: «Se dovessi chiedere un'opinione su di te in spogliatoio, tutti parlerebbero della tua bontà d'animo. Eri un ragazzo semplice e di buon cuore, con una stretta di mano micidiale. Abbiamo avuto al nostro fianco un grande uomo di spogliatoio. La tua umiltà ti portava a elogiare i tuoi compagni di squadra: sei sempre stato un ragazzo espansivo, un grande lavoratore e la palestra era il tuo hobby. Ogni giorno era per te buono per fare palestra. Avevi la voglia di metterti in gioco e, a testa bassa, hai lavorato con il desiderio di migliorarti. Sei stato e lo sarai per sempre un riferimento per la squadra, soprattutto per i più giovani. Il nostro viaggio insieme a te è stato ricco di emozioni, ma tutto questo è durato troppo poco». È poi intervenuta Aura Muzzo, a nome della formazione femminile del Villorba: «Gigante buono, vogliamo ricordati così, sempre in palestra, con grandi sorrisi. Sei stata una spalla su cui sapevamo di poterci appoggiare». Anche l'ex dirigente e amico di famiglia Fabrizio Michielini ha voluto ricordare il giovane, raccontando pure qualche aneddoto scherzoso: «Ricordo un ritiro a Venezia in cui mi ha tenuto sveglio tutta la notte, sono andato a dormire alle 6, perché Flo aveva voglia di fare un po' più festa degli altri e l'ha fatta». Poi il presidente del Villorba rugby, Mirco Piccolo, in lacrime: «Flo ci ha fatto un brutto scherzo ma non dobbiamo essere tristi, dobbiamo ricordare un suo aneddoto e sorridere. Leonardo si è tolto le sue soddisfazioni sportive: tutti questi risultati li ha ottenuti allenandosi con costanza, determinazione e abnegazione. È il nostro orgoglio e degno rappresentante. Flo ora sarai lontano, ma non dal mio e dai nostri cuori».


LA DEDICA
Al termine della cerimonia la zia, Patrizia Cragnolini, ha letto una lettera scritta dai genitori e dal fratello di "Flo" per ringraziare del supporto ricevuto e ricordarlo: «Ciao Leo, sono pochi giorni che non ti vediamo ed entriamo nella tua camera per sentire il tuo profumo perché non vogliamo credere che tu non ci sia più. Il nostro Leo, un insieme di muscoli, buonumore e bontà, non amavi le formalità, né gli stereotipi ma le cose fuori dagli schemi e le novità. L'incontro con il rugby è stato per te una folgorazione: era lo sport fatto per te. Spiegaci come faremo ad andare avanti senza rivedere i tuoi occhi azzurri ed il tuo sorriso solare che evidenziava la tua gentilezza mista ad una naturale timidezza. Sarà difficile accettare la tua partenza definitiva e irreversibile, ma questo fa parte della vita. Leo tu vola, vola in alto, come i tuoi sogni, sempre, con il tuo splendido sorriso. Tutti insieme vogliamo dirti che siamo orgogliosi di te». La cerimonia si è conclusa con un fragoroso e unanime applauso, poi i compagni di squadra hanno formato un lungo corridoio, simile a quello che si fa per celebrare l'uscita dal campo degli avversari dopo la partita, per accogliere il passaggio del feretro e poter, per l'ultima volta, salutare Leonardo, sulle note della colonna sonora del film "Il Gladiatore". (Video Felice De Sena/Nuove Tecniche)

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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