TREVISO - La prima sfuriata di piogge autunnali è passata sulla nostra provincia senza fare troppi danni. Ma inevitabilmente ha alzato l’asticella della tensione. I fenomeni molto intensi sulle montagne veneto-friulane hanno infatti alimentato i bacini fluviali costringendoli a sfogare l’eccesso di acqua nelle aree golenali. Altri effetti collaterali: frane e allagamenti diffusi ma senza esiti raccapriccianti.
I bacini fluviali sono già gonfi, il terreno non sarà più in grado di assorbire una massa d’acqua così consistente e dunque il rischio di eventi alluvionali è tutt’altro che remoto. Occhi aperti sul Piave, dunque, ma soprattutto sul Livenza perchè ancora una volta dovrebbe essere il vicino Friuli, che lo alimenta, la regione più soggetta a fenomeni importanti.
Ultimo aggiornamento: 10:02
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