Lutto al Gazzettino: morto a 71 anni Luciano Beltramini, mezzo secolo da cronista

Sabato 20 Aprile 2024 di Giulio Mondin
Luciano Beltramini, storico cronista del Gazzettino morto a 71 anni

MONTEBELLUNA (TREVISO) - È mancato la scorsa notte Luciano “Ciano” Beltramini. Storico corrispondente del Gazzettino, si è spento all’età di 71 anni dopo una lunga malattia. Conosciutissimo non soltanto nel montebellunese, nella sua cinquantennale attività giornalistica al servizio della nostra testata Luciano aveva vissuto in prima persona e raccontato con la sua penna tutti i cambiamenti di un’area nevralgica della Marca. Non c’era evento, delittuoso o felice, particolare o comune, che non lo vedesse in prima fila. Pronto a spostarsi ovunque per documentare con il suo stile i fatti che hanno riempito le cronache locali. Al giornale l’aveva portato l’allora capo dello sport trevigiano Piergiorgio Zavarise, strappandolo alla concorrenza con il beneplacito del direttore Giorgio Lago


UN UOMO SPECIALE

Nell’ambiente del calcio Luciano era conosciuto come l’uomo della Seconda Categoria, ma seguiva anche basket, ciclismo e un po’ di tutto. Spinto dall’animo curioso e dalla grande passione. «Luciano era un uomo buono, con il suo carattere certo, ma che nel corso della vita ha fatto del bene a tanti in modo disinteressato -racconta il grande amico e testimone di nozze Paolo Fasan- ricordo che tra gli altri diede una mano a Luigi Pontini e poi a Tiziano Tessariol, senza chiedere nulla in cambio. Credeva nei valori e nell’amicizia e si è speso per gli altri. Amava il suo lavoro e in modo incondizionato la famiglia (la sua tipica frase era: “Tosi, ricordeve che mi go sposà a pì bea dona de Montebeuna”, ndr). Gli ultimi 5 anni sono stati duri, all’inizio era uscito bene dai primi guai ma poi non è stato in grado di superare i successivi. L’ultima ricaduta è stata purtroppo fatale.-Scriveva senza fare sconti ma con spirito costruttivo. Perdo un fratello». Unanime il cordoglio delle tantissime persone che l’hanno conosciuto e apprezzato. Il sindaco Adalberto Bordin ha così salutato la sua scomparsa: «Ho appreso con dolore la notizia della morte di Luciano Beltramini che conosco da decenni, quando ancora ero adolescente e ben prima di ricoprire ruoli amministrativi -ha sottolineato- Se ne va una persona integerrima, dedita a un lavoro che ha condotto sempre con passione e onestà.

Di lui ci mancheranno la rettitudine ma anche l’umana sensibilità. Il mio cordoglio va ai familiari e a tutte le persone che lo hanno stimato e apprezzato».


AMICI ED EX SINDACI

Anche l’ex primo cittadino Laura Puppato ha commentato il triste evento: «Sono colpita da questa notizia inattesa e sono affranta. Non sapevo stesse così male. Vorrei che si ricordasse l’affetto, la simpatia e la stima che mi ha legato al suo modo di essere giornalista e di scrivere sui tanti argomenti di cui si occupava in città, amandola come pochi. Ricordo il suo amore per il Palio, lo sport, i giovani e le politiche loro dedicate. Era molto sensibile, molto attento, una persona profondamente buona. Ed anche nel suo lavoro queste qualità si coglievano, era obiettivo, onesto e genuino nel “leggere” la realtà. Mancherà molto a me e credo a tutti in città». «Con lui scambiavamo spesso qualche opinione -ricorda il consigliere regionale ed ex sindaco Marzio Favero, a sua volta molto rattristato dalla scomparsa di Luciano- amava in maniera schietta la sua città e la sua gente. Aveva un vero spirito critico e nella sua professione era dominato dalla passione. Quando ero sindaco -conclude- mi fermava spesso per commentare le vicende di Montebelluna e le scelte che venivano fatte. Lo faceva sempre con arguzia e simpatia umana». Un ricordo arriva anche da Giovanni Negro, uno tra i suoi “antagonisti” sulla carta stampata. «Eravamo collaboratori di due testate concorrenti, di conseguenza c’era una certa rivalità nel cercare le notizie. Però esisteva anche una sana amicizia. Ci sentivamo spesso negli ultimi tempi, soprattutto per i nostri problemi di salute. E non mancavamo di parlare della fede calcistica comune e cioè la Juve. Quando le sue condizioni si sono aggravate i contatti sono venuti meno. Una notizia che mi ha profondamente colpito. Le mie condoglianze alla moglie e al figlio». Beltramini lascia la moglie Vania, il figlio Piertomaso, anch’egli collaboratore del Gazzettino, la sorella Andreina, la nipote Alessandra con Lorenzo, Eugenio e Amelia, cognati e nipoti. L’addio verrà celebrato mercoledì alle 15 in Duomo. Lunedì alle 18 in cripta sarà recitato il Santo Rosario.

Ultimo aggiornamento: 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci