Treviso. Labomar, addio alla Borsa. Walter Bertin: «Meglio crescere con il fondo di investimento»

La trevigiana Labomar ha siglato una partnership con Charterhouse Capital Partners

Giovedì 7 Settembre 2023 di Maurizio Crema
Walter Bertin

TREVISO - Borsa addio, meglio continuare a crescere con un fondo di investimento affidabile nel motore come Charterhouse Capital Partners. «Con questa partnership inizia un nuovo entusiasmante capitolo della nostra storia», commenta Walter Bertin, 64 anni, fondatore, presidente e Ad della trevigiana Labomar, da ieri uscita dal listino Euronext Growth Milan con un'Opa a 10 euro per azione mentre la sua creatura viaggia verso i cento milioni di fatturato consolidato (53,4 milioni nel primo semestre di quest'anno) dopo i quasi 92 del 2022 (+ 40%), la metà circa realizzata all'estero.

«La Borsa non ci valorizzava, la quotazione della nostra azione per me è bassissimo, paghiamo ancora la crisi da Covid e il mancato approdo in un mercato più attivo come lo Star, ma valiamo molto più dei 183 milioni di capitalizzazione di uscita, credo che in circa 250 milioni di qualche tempo fa fossero più adeguati - spiega l'imprenditore trevigiano della società attiva nello sviluppo e produzione di integratori alimentari, dispositivi medici e cosmetici -. In questo contesto meglio uscire dalla Borsa e concentrarci con tranquillità sugli investimenti, primo fra tutti sul nuovo campus che comprende anche il nuovo polo logistico da realizzare entro 3-4 anni a Istrana, un investimento che alla fine potrebbe arrivare a 30-40 milioni complessivi. Previste anche 50 assunzioni a tempo determinato per arrivare a 400 addetti complessivi con gli interinali.

E dall'anno prossimo potremo tornare a pensare a nuove acquisizioni, in Italia e all'estero».

Bertin non rinnega lo sbarco in Borsa dell'ottobre del 2020. «Ci è servito tantissimo, ci ha dato delle regole ed educati alla trasparenza, è stato un passo avanti dopo l'uscita anni fa del Fondo italiano d'Investimento, altro momento importante per la nostra crescita - osserva il presidente e socio di maggioranza di Labomar, società Benefit -. Oggi però per noi è un nuovo inizio. Con Charterhouse abbiamo la tranquillità per continuare a crescere in un contesto sempre più competitivo perché è una realtà che conosce bene il nostro settore ed è un investitore a medio-lungo termine con una grande rete di conoscenze che ci aprirà sicuramente nuove opportunità. Noi vogliamo svilupparci sia in Italia, un mercato che ci sta dando grandi soddisfazioni, che all'estero. In più Charterhouse condivide la nostra filosofia di sviluppo».
«Labomar ha intrapreso un percorso di grande successo fino ad oggi - avverte in una nota Antonio Di Lorenzo della londinese Charterhouse -. Siamo entusiasti di impiegare la nostra esperienza nel settore dell'assistenza sanitaria e la nostra competenza nella creazione di valore per aiutare Labomar a raggiungere il suo pieno potenziale di crescita».

Nomine

Nel dettaglio, l'offerta che ha portato al delisting è stata promossa da Lbm Next in concerto con un veicolo societario inglese controllato in ultima istanza da Charterhouse, che ha supportato l'operazione fornendo i fondi per acquisire circa il 32% in quotazione, apporto poi convertito in capitale. Lbm Holding ha circa il 68% con Bertin in netta maggioranza e una piccola quota di Claudio De Nadai. Col delisting è divenuto efficace il patto con Charterhouse volto a regolare la gestione e prelazioni che potrebbero innescarsi solo tra 3-4 anni, compreso ilritorno in Borsa. «Charterhouse ha diritto di nominare 3 consiglieri nel cda Labomar ed è condivisa con loro la nomina dei sindaci - sottolinea Bertin - ma la responsabilità della gestione resta mia». Come sta andando il 2023? «Abbiamo sempre problemi enormi con le materie prime, i tempi di approvvigionamento sono ancora lunghi e siamo ancora in attesa dell'arrivo di nuovi macchinari che avevamo ordinato - risponde l'imprenditore trevigiano - ma i costi dell'energia sono scesi e contiamo di finire l'anno con una crescita a una cifra». 

Ultimo aggiornamento: 18:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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