Incidente a Pederobba. Morto l'ex ciclista Patrick Mentil, corse al fianco di Rebellin, poi il sogno fra i Pro era sfumato

Sabato 6 Gennaio 2024 di Vera Manolli
Incidente a Pederobba. Morto l'ex ciclista Patrick Mentil, corse al fianco di Rebellin, poi il sogno fra i Pro era sfumato

CASTELCUCCO (TREVISO) - «Siamo stati travolti da un dolore indescrivibile». La tragica scomparsa di Patrick Mentil ha colpito anche il mondo del ciclismo e segnato profondamente Massimo Levorato, presidente della Work Service Group, azienda che opera nel settore della logistica e che è impegnata a sostenere soprattutto il ciclismo giovanile.

Levorato è un grande appassionato e ha seguito passo passo la crescita di Patrick nel mondo delle due ruote, coincisa anche con un breve passaggio nel professionismo.

Incidente a Pederobba. Morto l'ex ciclista Patrick Mentil, corse al fianco di Rebellin, poi il sogno fra i Pro era sfumato


DOPPIA PERDITA
«Non abbiamo avuto neppure il tempo di piangere Daniele Gnoffo, anche lui morto in un incidente con la moto lo scorso novembre che siamo di nuovo qui, costernati per la perdita di Patrick» dice Levorato. Il ragazzo aveva vinto la sua prima gara all’età di 16 anni e con Rebellin, indimenticato campione del ciclismo veneto e mondiale, aveva corso alcune gare proprio poche settimane prima della sua morte. «Era il sogno della sua vita ma ha saputo comprendere quando fermarsi per intraprendere altri sport o altre attività più soddisfacenti per lui -spiega il presidente- Era un ragazzo che aveva prospettive e non era andava mai sopra le righe, anzi sapeva rendersi disponibile con tutti». La carriera di Mentil inizia molto presto grazie anche al papà Walter che gli trasmette la passione per la bicicletta e per la montagna. Il giovane nel 2021 gareggia anche nella categoria Continental e gode di un breve assaggio al piano superiore, il ciclismo professionistico, con la speranza di emergere e fare quel salto di qualità che potesse aprirgli traguardi prestigiosi. Così non è stato, ma Patrick ne ha semplicemente preso atto cambiando approccio e prospettiva, da ragazzo intelligente qual era. «Lo ricordo molto educato e rispettoso verso tutti e quando abbiamo creato la squadra -continua Levorato- disponibile ad osservare le regole e a sacrificarsi per una disciplina che in alcuni momenti impone anche delle privazioni». 


MARCIA INDIETRO
Grazie all’ingaggio della Work Service passa nel professionismo e corre al fianco di Davide Rebellin, giunto ormai a fine della carriera. Dopo quell’esperienza Patrick ha però deciso di fare marcia indietro e di ritirarsi da tutte le corse alle quali si era iscritto, lasciando definitivamente il mondo del ciclismo nel giugno dello stesso anno, una scelta sofferta e coraggiosa ma che dice molto di questo 22enne e della sua costante ricerca di una affermazione in linea con le sue capacità. «È rimasto con noi due stagioni, poi ha preferito ritirarsi e dedicarsi ad altre esperienze sportive come gli sport estremi -continua Levorato- Con l’uso sapiente dei social Patrick, che nel frattempo frequentava la Facoltà di Scienze della Formazione a Padova, aveva trovato una seconda chance aprendo un profilo Instagram dedicato agli sport estremi, ambito in cui voleva ricavarsi uno spazio da influencer. «Inseguire il proprio sogno è ciò che rende vivo un uomo -scriveva il giovane sul suo profilo social- se non ti senti vivo il sogno che stai inseguendo, forse, non è il tuo». 

Vicenza. Respinto il patteggiamento per il camionista che travolse e uccise Davide Rebellin: Rieke rinviato a giudizio

Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci