«Dopato io? Sì ma per la mia vita
sessuale, non certo per l'atletica»

Lunedì 11 Aprile 2016
Giorgio Maria Bortolozzi durante una gara
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TREVISO - «Non sono io il dopato, ma sbaglia chi mi ha squalificato. Io prendo una sostanza che risulta proibita ma che agli anziani fa bene, eccome». A parlare è Giorgio Maria Bortolozzi, 79enne ex primario di ginecologia a Treviso che negli ultimi anni si è laureato campione italiano, europeo e mondiale nel salto triplo, ovviamente nella categoria over 75. Imprese offuscate dalla recentissima squalifica che si è beccato con l'accusa di doping. Bortolozzi affida la sua replica a un'intervista con Libero, dove si difende a spada tratta.

Sotto accusa è l'assunzione del Dhea, un ormone steroideo endogeno, ossia prodotto dal corpo umano: «Serve all'organismo per generare gli ormoni sessuali, sia nell'uomo che nella donna. Ma con il passare degli anni la produzione naturale cala. Hanno scritto che il Dhea è come il Viagra, ma non è così. Il viagra è un vasodilatatore, il Dhea mantiene alti i livelli ormonali nel corso degli anni. Insomma mantiene vivo il desiderio». E funziona: «Tre o quattro volte al mese riuscivo a farlo, dopo i 75 anni in effetti ho perso un po' di brillantezza. Sapete quanti anziani dopo gli 80 anni fanno sesso? Il 20% secondo statistiche. In compenso il 30% dei cinquantenni senza il Viagra non ce la fa».

Resta il fatto che si tratta di una sostanza considerata dopante: «Non lo sapevo, ma non c'è motivo di considerarlo doping: se presente in quantità fisiologica fa bene.

Io ne parlo anche ai miei avversari in pedana. Dopo questa vicenda mi stanno telefonando da tutta Italia».

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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