TREVISO - «Non sono io il dopato, ma sbaglia chi mi ha squalificato. Io prendo una sostanza che risulta proibita ma che agli anziani fa bene, eccome». A parlare è Giorgio Maria Bortolozzi, 79enne ex primario di ginecologia a Treviso che negli ultimi anni si è laureato campione italiano, europeo e mondiale nel salto triplo, ovviamente nella categoria over 75. Imprese offuscate dalla recentissima squalifica che si è beccato con l'accusa di doping. Bortolozzi affida la sua replica a un'intervista con Libero, dove si difende a spada tratta.
Sotto accusa è l'assunzione del Dhea, un ormone steroideo endogeno, ossia prodotto dal corpo umano: «Serve all'organismo per generare gli ormoni sessuali, sia nell'uomo che nella donna. Ma con il passare degli anni la produzione naturale cala. Hanno scritto che il Dhea è come il Viagra, ma non è così. Il viagra è un vasodilatatore, il Dhea mantiene alti i livelli ormonali nel corso degli anni. Insomma mantiene vivo il desiderio». E funziona: «Tre o quattro volte al mese riuscivo a farlo, dopo i 75 anni in effetti ho perso un po' di brillantezza. Sapete quanti anziani dopo gli 80 anni fanno sesso? Il 20% secondo statistiche. In compenso il 30% dei cinquantenni senza il Viagra non ce la fa».
Resta il fatto che si tratta di una sostanza considerata dopante: «Non lo sapevo, ma non c'è motivo di considerarlo doping: se presente in quantità fisiologica fa bene.
«Dopato io? Sì ma per la mia vita
sessuale, non certo per l'atletica»
Lunedì 11 Aprile 2016
Io ne parlo anche ai miei avversari in pedana. Dopo questa vicenda mi stanno telefonando da tutta Italia».