Silea, scoperta la villa della droga: oltre 400mila euro in contanti, riempita di sostanze di ogni genere. Le auto di grossa cilindata e quel libro mastro in codice

Decine di chili tra hashish, marijuana, eroina ed ecstasy, bilancini e conta soldi. Tre arresti, il proprietario di casa e i suoi "aiutanti"

Sabato 16 Settembre 2023 di Redazione web
Villa trasformata in un supermarket della droga nell'hinterland Trevigiano: oltre 400mila euro di contanti, tre arresti

SILEA (TREVISO) - Villa trasformata in un supermarket della droga e riempita, letteralmente imbottita, di stupefacenti. La villetta di Silea diventata il covo, il magazzino e il centro dello spaccio dei malviventi è una casa nell'hinterland trevigiano. All'interno erano stipate decine di chili tra hashish, marijuana, eroina ed ecstasy. Ma all'interno delle mura non è stata trovata solo droga, anche una quantità di denaro elevatissima. «Attività che andava avanti da tanto tempo, erano ben organizzati e probabilmente la loro droga andava oltre la Provincia di Treviso», spiegano i militari.

Oggetto d'indagine il nome degli acquirenti scritto nel "libro mastro" in codice che potrebbero essere anche molto giovani e da fuori Provincia. Trovati anche soldi e sostanze sottovuoto, che lasciano presupporre che fossero destinati a posti più lontani. «Con il sottovuoto si elude il controllo dei cani rendendo più difficoltosa la scoperta della droga», aggiungono i carabinieri.

Il sequestro a Silea. Chi sono le persone arrestate

Tutto il contenuto è stato in queste ore sequestrato dai Carabinieri che hanno anche arrestato tre persone, un italiano e due albanesi per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso. Secondo le ipotesi della Procura della Repubblica di Treviso, che ha coordinato l'operazione, l'immobile avrebbe svolto la funzione di base logistica di spaccio su larga scala, confermate anche dalla grande quantità di denaro contante, più di 400mila euro, ritrovata nella perquisizione.

Il covo nella villetta isolata vicino al Sile

Da tempo i militari dell’Arma stavano monitorando i movimenti sospetti di persone e di veicoli di grossa cilindrata nei pressi di una villetta isolata di Silea non distante dall’ansa che il fiume Sile compie nel Comune alle porte di Treviso e nelle scorse ore è stato fatto infine scattare il “blitz” che ha visto impegnata una decina di Carabinieri in uniforme e in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile trevigiano. Fatto ingresso in abitazione, i militari hanno rintracciato e identificato all’interno della dimora il proprietario, un 45enne italiano e due cittadini albanesi, un 32enne ed un 43enne, ai quali l'uomo ammetteva di aver dato alloggio. I militari hanno subito avvertito un fortissimo odore di marijuana provenire da ogni locale sito al primo piano dell’abitazione. L'odore ha dato il la alle attività di perquisizione dell’intero immobile composto da piano terra (adibito a deposito e garage) e primo piano (composto da cucina, bagno, tre camere da letto, una stanza al grezzo con caminetto e corridoio). Le operazioni sono andate avanti per tutta la notte e hanno fatto scovare ai militari ingenti quantità di stupefacente di vario genere, materiale per la pesatura e il confezionamento della droga, nonché un’enorme quantità di denaro contante ed un’apparecchiatura contasoldi elettronica.

La droga e il "libro mastro"

All'interno della villa sono stati trovati in particolare 49 chili di hashish, 8 kg di marijuana, 35 grammi di eroina, 50 grammi di ecstasy pari a 96 dosi totali, 770 sigarette elettroniche con Thc (principio attivo della cannabis) e 410mila euro in contanti divisi in banconote di vario taglio. Insieme a questo materiale, i militari, hanno anche trovato un "registro" di acquirenti. In una serie di quaderni, gli spacciatori documentavano con cifre e nomi in codice il nome del compratore, quanta droga e di che tipo. Una sorta di "documentazione contabile", un vero e proprio "libro mastro" il cui contenuto è ora al vaglio degli investigatori dell'Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica trevigiana. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Treviso, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Luca Zaia: «Nel Veneto non c'è spazio per chi opera ai danni della gente»

«Oggi assistiamo a un’altra importante operazione antidroga condotta dai Carabinieri di Treviso, con l’arresto di tre persone che avrebbero potuto introdurre nelle nostre città e tra i nostri giovani decine di chili di sostanze stupefacenti. Le indagini e gli arresti di oggi restituiscono alla giustizia gente senza scrupoli». Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando la notizia dell’arresto di tre persone in una villetta dell’hinterland di Treviso, adibita a base logistica di spaccio, colte in flagranza del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. «Questo blitz è l’ennesima conferma che nel Veneto non c’è spazio per chi opera ai danni della nostra gente. Ringrazio i militari dell’Arma e tutte le forze dell’ordine che quotidianamente garantiscono un presidio continuo affinché questi fenomeni illegali possano, al pari di altri, essere arginati – conclude il Governatore -. Non è la prima né sarà l’ultima operazione in Veneto: la nostra attenzione su questi temi deve rimanere alta, senza concedere sconti».

Video

Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci