Dimissioni a Montebelluna. Nicola Palumbo lascia il Palio: «Basta, non sarò mai più presidente» Ecco perché

Martedì 24 Ottobre 2023 di Laura Bon
Dimissioni a Montebelluna. Nicola Palumbo lascia il Palio: «Basta, non sarò mai più presidente» Ecco perché

MONTEBELLUNA (TREVISO) - «Clima irrespirabile. Non sarò il presidente del nuovo corso». Nicola Palumbo, attuale presidente dell’ente palio, accompagnerà la struttura verso la nuova veste che si prepara ad assumere, ma poi non guiderà il “nuovo” ente. E soprattutto non sarà al timone del palio 2024. Alla base della scelta il clima dopo l’ultima edizione. Palumbo lo ha detto chiaramente l’altra sera con un post su Facebook.


LA DECISIONE
«Come noto - ha scritto - nei prossimi mesi, avremo l’obiettivo di realizzare il nuovo soggetto giuridico che organizzerà il Palio nei prossimi anni.

Un soggetto no profit e a responsabilità limitata che permetterà una gestione più serena a chiunque avrà l’onore e l’onere di organizzare l’evento nei prossimi anni. In quella sede, ho da poco informato le contrade, non darò la mia disponibilità a ricoprire la carica di presidente. Un percorso, quello di questi 7 anni, che andrà a concludersi nel modo migliore, dando futuro al nostro evento, lasciando una situazione economica, patrimoniale e di valore complessivo superiore rispetto a quando l’ho ricevuta».


LE MOTIVAZIONI
Perché tale scelta? «Le calunnie, le falsità e gli insulti di queste settimane non hanno fatto altro che accelerare una decisione che comunque avrei preso entro pochi anni. Il clima è diventato irrespirabile, non solo per me ma anche per i miei affetti. Attaccano il Palio per colpire me. E quindi, amando il Palio, se il problema sono io, me ne vado». Poi un cenno a chi non è sceso apertamente in campo per sostenerlo: «Non sempre è bene “volare alto”, talvolta è giusto che l’aggredito sia difeso e l’aggressione condannata. È un consiglio, questo mio, che spero venga recepito in futuro. In questi ultimi mesi, darò il massimo, come sempre, per ultimare tutto quello che abbiamo aperto. Proverò ad allacciare rapporti con nuovi sponsor, a sistemare le ultime cose e fare in modo che chiunque arrivi al posto mio possa trovare una situazione serena. Condizione necessaria ma non sufficiente per realizzare una bella edizione. Ora al lavoro per il nuovo soggetto. E chiudere così il cerchio di quel 2016. Ironia della sorte, anche Edo, se ne andò per clima irrespirabile, seppur dettato da situazioni diverse. W il Palio».


LA SPIEGAZIONE
E ieri ha spiegato: «Non sarò più disponibile a fare il presidente. Le offese e le calunnie hanno superato la soglia di guardia. Non ha più senso andare avanti. Sette anni sono tanti: il settennato si concede al presidente della Repubblica, quindi ancor più al presidente dell’ente palio. Sarei potuto restare uno o due anni in più per finire il percorso, ma dato che dalla mia città non ho granché indietro mi fermo. Non posso neanche andare a prendere un caffè che partono. D’altro canto, non ho ricevuto segni di apprezzamento dall’amministrazione, che pur ringrazio per il percorso di innovazione giuridica che sta portando avanti. Se qualcuno diffama nei bar va zittito. Non c’è stata invece una sola affermazione di stima dopo quest’ultimo palio, che pure ha avuto un successo incredibile. L’amministrazione non si è esposta, le contrade hanno dato tutto per scontato. Per questo, voglio scomparire dai radar per un bel po’ di anni. Forse per sempre».


IL PRIMO CITTADINO
Il sindaco di Montebelluna, interpellato sulle parole di Palumbo, ha commentato: «Credo che Nicola conosca molto bene le peculiarità del ruolo che ricopre e che abbia fatto le proprie personali considerazioni, non entro quindi rispettosamente nel merito delle sue scelte personali, fermo restando comunque il fatto che l’amministrazione comunale rinnova l’assoluta collaborazione con l’Ente Palio anche nella prospettiva di arrivare a definire il nuovo soggetto giuridico che organizzerà il palio nei prossimi anni, cambiamento che ritengo fondamentale per migliorare ulteriormente la gestione di uno degli eventi più importanti del montebellunese». E ha concluso: «Comprendo lo scoramento che talvolta si può provare quando si ricoprono ruoli che richiedono impegno e responsabilità».

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