Sport e Covid, 81 società senza casa. Chiuse tutte le palestre

Sabato 29 Agosto 2020 di Elena Filini
lavori in corso nella palestra delle piscine comunali a Treviso
TREVISO - Ottantuno associazioni trevigiane hanno fatto richiesta degli spazi per le attività sportive, ma al Comune quest’anno mancano 11 palestre. Una situazione difficile, confusa e appesantita dalla mancanza di chiare linee guida sulla ripartenza scolastica. E il tutto in piena emergenza coronavirus. Ma l’assessore Silvia Nizzetto assicura. «Troveremo il modo: sono giorni decisivi per portare a compimento tutti gli incastri. Lo sport giovanile per noi è una priorità». Con il caos scuole e cantieri, anche le attività sportive ospitate nei vari plessi sono in crisi. Sono 11 le palestre attualmente non disponibili in città. E tra le famiglie, in questo periodo in prima linea su diversi fronti, c’è chi chiede alle associazioni sportive di partire e chi vuole garanzie. Ma le associazioni fanno fatica a dare risposte anche data l’incertezza sugli impianti. Una situazione che il Comune sta cercando di governare ma che dipende anzitutto dagli incastri con le scuole.

  IL QUADRO COMPLETO
Nel dettaglio: la palestra del Coni è chiusa per lavori, la palestra delle piscine comunali anche, e dei cantieri si stanno effettuando anche alle due palestre delle scuole Serena. Il Comune, sulla carta, non potrà nemmeno utilizzare la palestra del Giorgi in Ghirada (a causa del trasferimento del Besta e all’utilizzo necessario per le lezioni di educazione motoria), le due palestre del Mazzotti, le 2 palestre del Fermi e le 2 palestre del Duca degli Abruzzi. Stante questa situazione però c’è la massima disponibilità dei presidi a dialogare con l’assessore per trovare soluzioni serali e nei week-end. «Lo sport deve ripartire: la situazione è agonizzante e noi stiamo cercando di accelerare i tempi per dare risposte alle famiglie - spiega l’assessore Silvia Nizzetto -: con la chiusura del Coni per i lavori di ristrutturazione e della palestra delle Acquette ma soprattutto con l’impossibilità di capire se potremo avere gli spazi alle palestre delle Serena, del Fermi, del Mazzotti e del Luzzatti-Riccati al momento non abbiamo ancora un quadro chiaro. Ci siamo mossi anche in altre direzioni, in ogni caso».
LE TEMPISTICHE
Sui lavori fa il punto l’assessore Sandro Zampese. «La palestra e gli spogliatoi delle piscine comunali saranno agibili da settembre - informa - questo ci consentirà un po’ di respiro. Poi entro l’anno sarà finita anche la palestra delle Acquette». Il Comune sta cercando di chiudere l’intervento sulla palestra delle scuole Serena entro il 14 settembre e dialoga con i presidi degli istituti che, se non potranno più concedere gli spazi pomeridiani a causa delle necessarie turnazioni legate alle nuove misure di sicurezza legate al Covid-19, si sono detti comunque disponibili all’uso serale e nei week end delle strutture.
 L’ALTRA OPZIONE Ma il Comune ha effettuato sopralluoghi anche in strutture private: a luglio Nizzetto ha voluto visionare gli spazi del Pio X e dell’Engim Veneto di Fiera. «Abbiamo cercato di capire quale sia la situazione in città: ad oggi non c’è alcun accordo con i privati perchè prima vogliamo capire se riusciamo a chiudere la partita in maniera indipendente». 65 discipline sportive per 81 società che hanno fatto domanda di spazi al Comune di Treviso: l’uso degli spazi è concesso con tariffa oraria calmierata (maggiori tutele alle società dilettantistiche) a tutti coloro che hanno fatto domanda entro i termini previsti.
Le criticità maggiori riguardano gli sport di squadra, come sottolinea l’assessore. «I problemi grossi ricadono sulle società di squadra, hanno tanti atleti e hanno bisogno di grande spazio, penso alla pallacanestro e alla pallavolo soprattutto. Ma risolveremo le questioni perchè lo sport è troppo importante in questo momento per la tenuta del mondo degli adolescenti». Per le attività di ginnastica dolce il Comune pensa di utilizzare la sala civica di Fiera e la sala di via Castel D’Amore. Una dead line? «Stiamo lavorando moltissimo, e dipendiamo dalle scuole. Ma credo che la prima settimana di settembre il quadro sarà più chiaro» chiude Nizzetto. 
Ultimo aggiornamento: 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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