Conegliano. Le cabine telefoniche di Parè fanno gola ai collezionisti e agli amanti del "vintage"

Domenica 11 Febbraio 2024 di Chiara Dall'Armellina
Conegliano. Le cabine telefoniche di Parè fanno gola ai collezionisti e agli amanti del "vintage"

CONEGLIANO (TREVISO) - Non hanno il fascino delle cugine britanniche, ma le cabine telefoniche “vintage” riquadrate di rosso con il logo Telecom in trasparenza potrebbero diventare “gettonati” pezzi da collezione. Nel deposito di via Einaudi a Conegliano un repertorio di apparecchi telefonici staccati dal loro supporto originario, cabine ammassate una accanto all’altra e pezzi vari compongono un affascinante insieme che segna definitivamente anche qui la fine di un’epoca. 


SMANTELLATE
In città ormai non se ne vedono più, sebbene fino a qualche mese fa alcune fossero presenti come quelle di fronte alla sede storica in Piazzale San Martino dove a ottobre 2023 su una delle due era esposto un cartello blu che ne annunciava l’imminente dismissione. La diffusione capillare dei cellulari ha definitivamente messo in pensione le inutilizzate cabine pubbliche, distribuite nei punti strategici della città, un tempo importantissime per permettere le comunicazioni a chi non aveva un apparecchio in casa o per interloquire da fuori città. Era l’epoca delle tessere telefoniche e dei gettoni, surclassati e abbandonati dall’evoluzione tecnologica. Da qui la decisione l’anno scorso dell’AgCom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, di revocare l’obbligo per Tim di garantire il servizio pubblico, decisione condivisa con tutti gli altri operatori.

Da allora è iniziato lo smantellamento delle 16mila postazioni sul territorio nazionale, comprese quelle coneglianesi rimaste, poco meno di una ventina. Oggi giacciono in attesa del loro destino orientato verso la discarica, a meno che non venga data la possibilità di “adottare” una vecchia cabina, soluzione che finora non è stata prevista.


L’INTERESSE
Qualche collezionista ci ha provato in altre città contattando AgCom, ma l’ente ha indirizzato l’interessato verso Telecom la quale, a sua volta, ha fatto capire che un privato cittadino non può averle. È invece possibile l’intercessione del Comune che può richiederla per pubblica utilità, trasformandola per esempio in una piccola biblioteca, com’è successo nel caso della Bibliocabina di viale Spellanzon vicino all’Ospedale, creata recuperando la vecchia cabina usata dalla Polizia Locale. Il sindaco Fabio Chies ha però fatto sapere che non sono state fatte richieste in questo senso all’Amministrazione e comunque non è il Comune a gestire le domande dei collezionisti. Salvarle non sarà facile, a meno che la Telecom non decida di aprire alla possibilità di darle a qualche titolo ai privati, risoluzione green che potrebbe diminuire il costo del loro smaltimento e fare felici gli appassionati del genere. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci