Cessalto senza il supermercato dal 2022 per colpa delle «bollette esorbitanti»

Opposizione all'attacco: "Non è stato fatto niente per farlo riaprire"

Giovedì 4 Aprile 2024 di Gianandrea Rorato
Cessalto senza il supermercato dal 2022 per colpa delle «bollette esorbitanti»

CESSALTO (TREVISO) - Da oltre un anno il centro di Cessalto è senza un negozio di alimentari. L’ultimo ha chiuso nell’ottobre del 2022. «Colpa delle bollette esorbitanti» aveva lamentato il titolare del supermercato D’Italy, Riccardo Bozzato, che aveva dovuto lasciare a casa i suoi quattro dipendenti. In pochi mesi i costi di gestioni erano semplicemente triplicati. Bozzato chiese aiuto anche al Comune, ma margini l’ente pubblico non ne aveva. Lo segnalò il sindaco Emanuele Crosato: «Vorrei aiutare, ma la coperta è corta per tutti.

Normative e bilancio non consentono spazi di manovra per il Comune, a sua volta alle prese con bollette choc». E si arriva a oggi.

IL DIBATTITO

Dopo un anno e mezzo, l’ex sindaco Luciano Franzin, attuale esponente dell’opposizione consiliare, è categorico: «Non esiste in Italia paese di quasi 4.000 abitanti nel quale non sia presente almeno un piccolo supermercato o, al limite, una rivendita di generi alimentari. Quando guidammo la Giunta con la lista “Crescere Insieme” nel giugno 2017, vi era un supermercato chiuso. Facemmo i salti mortali per trovare un operatore economico che potesse riaprire il locale esistente. Nell’attesa, avevamo raddoppiato il mercato settimanale per dare la possibilità ai residenti di approvvigionarsi dei beni di prima necessità. Dopo circa 11 mesi, a maggio 2018, Riccardo Bozzato, che ringraziamo sentitamente, riapriva con il marchio D’Italy. Durante il periodo della pandemia, abbiamo emesso buoni spendibili presso i negozi locali per limitare gli spostamenti della gente e per supportare le nostre piccole realtà economiche. Con il caro bollette, l’esercente aveva chiesto aiuto anche al Comune».

L’ATTACCO

Da qui lo j’accuse: «L’attuale maggioranza non ha fatto nulla per evitare la chiusura. L’amministrazione “Crescere Insieme” non avrebbe mai permesso all’unico supermercato del paese di chiudere. Si trattava quindi di resistere solo per alcuni mesi, tutto sarebbe tornato alla normalità, come in effetti accaduto. Con amarezza dobbiamo constatare che questa Amministrazione, a distanza di 22 mesi dal suo insediamento, non ha alcuna visione del futuro» chiude durissimo Franzin.

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