Cieca al cinema lasciata fuori per il cane guida. La titolare dell'Edera: «Sono mortificata»

Giovedì 7 Dicembre 2023 di Lucia Russo
Luana Messano con il suo cane

TREVISO - Cieca va al cinema Edera con il cane guida giusto il 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, ma viene lasciata fuori e sbotta: «Mi sono sentita mortificata». Davanti alle proteste montante la titolare Giuliana Fantoni si difende: «Sono profondamente dispiaciuta, chiedo scusa a nome del cinema, se io fossi stata presente non sarebbe mai accaduto.

Contatterò personalmente la signora».

L'ACCADUTO
Lo scorso 3 dicembre Luana Messano voleva andare a vedere uno dei film in proiezione nel cinema Edera con un accompagnatore e con il suo inseparabile cane guida Tyson che, per supportarla nelle azioni quotidiane rese più difficili a causa della sua cecità, la segue in ogni movimento. Una volta arrivata però un addetto le ha impedito l'accesso in sala con l'animale: «Mi ha detto che non ero obbligata ad andare al cinema. Mi sono sentita mortificata». La legge del 25 agosto del 1988 prevede, oltre al trasporto gratuito per i cani guida dei ciechi su mezzi di trasporto pubblico, anche il diritto di accesso in esercizi aperti al pubblico. A questa si aggiunge anche la legge 67 del 2006 che sottolinea che non può essere praticata alcuna discriminazione sulle persone con disabilità. Da qui la richiesta della signora di poter entrare al cinema con il proprio animale guida che funge, per lei, da "occhi".

LA REPLICA
Giuliana Fantoni, titolare del cinema insieme alla sua famiglia, è davvero mortificata. La sera del 3 dicembre non era al lavoro e soltanto ieri ha saputo cosa è accaduto. «Sono enormemente dispiaciuta per l'increscioso episodio avvenuto in mia assenza - precisa - Il cinema Edera ha una programmazione estremamente attenta all'inclusione, sensibile alla disabilità ed attrezzato per garantire l'accesso al cinema ai portatori di handicap. Chiedo scusa a nome mio, della mia famiglia e del Cinema Edera alla signora Luana, al suo compagno e all'Unione Ciechi. Faremo in modo che quanto accaduto non si ripeta mai più, e vorrei invitarli a tornare al cinema in qualunque momento lo desiderino».

L'UNIONE
A denunciare l'accaduto, il presidente dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Treviso, Massimo Vettoretti e la vicepresidente della Blindsight Project Simona Zanella. «Luana ha subito una discriminazione brutale, violenta e profondamente ingiusta - sottolinea Vettoretti - L'Italia si è dotata di una legge contro la discriminazione delle persone con disabilità dal 2006: direi che è arrivato il momento di farla rispettare». A questa si unisce anche Zanella: «La Blindsight si batte dal 2006 perché il cinema e i film siano accessibili a tutti tramite sottotitoli ed audiodescrizioni. Che una persona cieca si trovi buttata fuori semplicemente perché ha un cane guida è inaccettabile». E la titolare del cinema Edera sottolinea: «Non accadrà più, ho intenzione di contattare la signora».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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