Fallimento di Manai, messi all'asta 11mila capi d'abbigliamento per neonati, bimbi e ragazzi

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Mauro Favaro
Fallimento di Manai, messi all'asta 11mila capi d'abbigliamento per neonati, bimbi e ragazzi

MASERADA (TREVISO) - Giubbotti, tutine, magliette di ogni tipo e manichini ancora perfettamente abbigliati. L'elenco è lunghissimo. Oltre 11mila capi di abbigliamento per neonati, bambini e ragazzi vanno all'asta. Più una serie di arredi per negozi e strumenti vari. È il materiale che verrà messo in vendita tra il 6 e l'8 febbraio in seguito al fallimento della Manai, lo storico marchio trevigiano della moda per i più piccoli. L'azienda con sede in via Dolomiti a Maserada è stata dichiarata fallita lo scorso 22 novembre.

Le tappe sono definite. I creditori sono chiamati a presentare la richiesta di ammissione al passivo entro il 17 febbraio. E il 21 marzo si terrà l'esame dello stesso stato passivo davanti al giudice delegato.

Dagli anni gloriosi al fallimento, la storia di Manai

Finisce così, almeno per il momento, la storia del marchio Manai, nato alla Giesse. Una decina di anni fa erano stati superati i 12 milioni di euro di fatturato. L'ascesa era iniziata in particolare nel 2009 attraverso l'apertura di una serie di negozi mono-marca, sia in Italia che all'estero. Poi sono subentrate le difficoltà. Lo scorso giugno l'azienda contava ancora 17 dipendenti. Cinque mesi più tardi è arrivata la dichiarazione di fallimento. Dopo l'atto formale, si è andati avanti con l'asta riguardante nello specifico i capi di abbigliamento e gli arredi presenti nei negozi di Silea, Paese e Codroipo. Come conferma l'avviso d'asta telematica diffuso da Aste33, il prezzo minimo complessivo è stato fissato in poco più di 14mila euro. Si procederà con rilanci minimi di 100 euro. L'apertura della vendita attraverso il portale Aste33.com è stata fissata per le 9 del 6 febbraio. Di seguito l'operazione si concluderà nel giro di due giorni: la chiusura è prevista per l'8 febbraio, tra le 15 e le 16. Il materiale è stato diviso in tre lotti. Nel primo sono stati inseriti oltre 3.300 capi di abbigliamento. Il valore di partenza è di 4.300 euro. Scorrendo l'inventario si trova un po' di tutto: manichini completi, tute, berretti, magliette, felpe, giubbotti e così via. Più tavolini, banconi, mobili con ripiani, computer e stampanti. Il secondo lotto è composto da 3.400 capi di abbigliamento. In questo caso il prezzo a base d'asta è stato fissato a 4.500 euro. Tra le altre cose, ci sono anche degli aspirapolvere, specchi, armadi, estintori. Il terzo e ultimo lotto, infine, conta 4.300 capi di abbigliamento. Qui si parte da 5.300 euro. Adesso non resta che attendere le offerte. Con una sola prescrizione organizzativa: i beni in questione dovranno essere ritirati entro dieci giorni dall'aggiudicazione definitiva.

 

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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