Commercio in crisi, Ascom nella bufera: i mandamenti bloccano l'unione, si va verso un nuovo commissariamento

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Paolo Calia
Dania Sartorato presidente di Unascom provinciale

TREVISO - Ascom nella bufera. O meglio: in una situazione di immobilismo totale frutto di una spaccatura profondissima tra i quattro mandamenti e l'Unione provinciale. Divisione tale da far ipotizzare un nuovo commissariamento, il secondo dopo quello del 2021. E da allora, di passi in avanti, ne sono stati fatti molto pochi. Motivo della crisi: il progetto per realizzare un'unica associazione, armonizzando i quattro mandamenti (Treviso, Oderzo, Castelfranco e Montebelluna), si è arenato. Ad affossarlo il rapporto conflittuale tra il centro e la periferia, con territori che non riescono a dialogare tra loro. I mandamenti non vogliono cedere un briciolo della loro autonomia. E men che meno i tre direttori rimasti (Treviso è ancora senza) accettano di lasciare il loro posto. E questo è l'ostacolo maggiore, perché la nuova organizzazione di direttore ne prevede solo uno. Il lavoro di Dania Sartorato, presidente di Unascom provinciale, è quindi ogni giorno più complicato, difficoltoso, al punto che sta girando insistentemente la voce che vorrebbe imminenti le sue dimissioni.

Ma Sartorato ribatte che non intende rinunciare a nulla. E la tensione cresce.

IL QUADRO
All'Ascom però non si muove più nulla in attesa che qualcosa accada. Una situazione paradossale al punto che Nicola Dal Dosso, direttore di Confocommercio di Mantova-Verona e incaricato di prendere in mano la situazione trevigiana per realizzare uno statuto capace di integrare i quattro mandamenti e razionalizzare creazione ed erogazione dei servizi, ha deciso di farsi da parte. E il "caso" Treviso è finito sul tavolo dei vertici regionali e nazionali di Ascom.

LA DIFESA
Sartorato, in questa situazione di "stallo alla messicana", dove tutti sono sul punto di sparare all'altro ma nessuno lo fa, non vuole cedere. Respinge l'ipotesi delle dimissioni e ribadisce che il traguardo di una vera dimensione provinciale dell'Ascom non deve essere abbandonato: «Credo nella dimensione provinciale ed intendo mantenere il mio impegno - chiarisce - impegno che mi sono assunta il 26 gennaio 2022 quando, al temine del lungo commissariamento, sono stata eletta all'unanimità alla presidenza provinciale nel corso dell'Assemblea dell'appena rinnovata Unione, col consenso palese di tutti i mandamenti. Alla Confcommercio ho dedicato due decenni della mia vita associativa, prima nel Gruppo Giovani, poi in Terziario Donna, dove ho contribuito a fondare il gruppo con Valentina Cremona, ora in Fipe da ben due mandati. Tutte cariche pro bono e gratuite, compresa la presidenza provinciale». Sartorato, prima donna alla guida di Unascom e prima presidente di una categoria a finire sullo scranno più alto dell'associazione, era consapevole fin dall'inizio che non sarebbe stata un'impresa semplice. La battaglia però non la spaventa: «Di fronte agli impegni non mi sono mai tirata indietro, cerco di dare voce e forza alle piccole e medie imprese e credo nello spirito associativo e nel valore della rappresentanza. Certamente la fase post commissariale si è rivelata più difficile del previsto, non lo nego, perché il sistema si porta dietro fratture antiche mai superate. Continuo però a credere che sia necessario accompagnare, nella giusta modalità, quel cambiamento che tutti abbiamo voluto conciliando le esigenze dei mandamenti con quelli delle categorie, salvaguardando ruoli e identità. Spero che questa situazione, da cui nessuno trae vantaggio, si superi presto. Condivido quanto continua a sostenere il nostro Presidente nazionale Carlo Sangalli: dobbiamo servire gli associati e non servirsi degli associati».
 

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