MEOLO/RONCADE - «L'insediamento di Amazon deve essere vantaggioso per l'intero territorio, non può limitarsi ai confini geografici del Comune di Roncade. Perché l'effetto di traffico, smog e acque meteoriche incide paradossalmente più su Meolo che su Roncade». Con questa convinzione, il sindaco Daniele Pavan ha inviato al primo cittadino di Roncade una serie di osservazioni sul Rapporto ambientale di Amazon, preliminare alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) della Regione, e soprattutto ha avanzato diverse richieste, a partire dalla necessità di ampliare l'indagine sulla mobilità, estendendola non solo alla zona industriale, ma anche al centro abitato di Meolo, che potrebbe essere interessato dal flusso di veicoli indotto dall'insediamento di Amazon, segnalando tra l'altro che nel Pat di Meolo è prevista un'area produttiva favorita dalla vicinanza del casello autostradale che, una volta attivata, porterà ad un ulteriore aumento del traffico lungo la Treviso-mare.
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TRAFFICO E SMOG
La relazione inviata da Pavan rileva anche l'opportunità di valutare i dati del traffico nella zona prima del luglio 2020, e quindi prima della pandemia, così da avere una visione più veritiera dei problemi di viabilità, ricordando poi che questa settimana verrà approvato dalla Conferenza dei sindaci il Master Plan della viabilità del Veneto Orientale, che ha preso in esame anche il nodo del casello della A4 Meolo-Roncade.
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Infine, visto che il centro abitato di Meolo è più vicino al centro di Roncade, il sindaco teme un aumento della domanda di alloggi temporanei, dovuti alla stagionalità del lavoro in Amazon, con richiesta di servizi e attrezzature non attuabili in tempi brevi e possibili conseguenze sociali negative per il Comune di Meolo.
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«SERVE CAUTELA»
«Credo che se il lavoro della Vas verrà svolto con attenzione seguendo le nostre indicazioni, Amazon diverrà un'opportunità - commenta il sindaco Pavan -. Ma il rischio che muti in un grosso problema è dietro l'angolo e pertanto bisogna andare cauti, adottando una seria visione politica del territorio. Tuttavia, i rischi si insinuano anche nella norma perché si permettono scorciatoie sull'iter autorizzativo che penalizzano tutti gli enti interessati, chiamati a correre e dare pareri in tempi strettissimi, mentre il pallino del gioco lo tiene saldamente in mano esclusivamente il Comune di Roncade. È evidente che interventi di questa caratura debbano venire gestiti da enti superiori a quello di un Comune dal momento che i molteplici effetti, positivi o negativi che siano, andranno a ricadere ben oltre i confini comunali segnati sulla mappa». Pavan sottolinea che il parere trasmesso dal Comune ricalca i contenuti della mozione approvata dalla sua maggioranza nella seduta consiliare del 30 marzo scorso, con il voto contrario delle minoranze.