Rovigo, i capolavori del tempio della Rotonda rivivono grazie alla nuova illuminazione

Venerdì 22 Dicembre 2023 di Nicola Astolfi
La presentazione della nuova illuminazione al tempio della Rotonda di Rovigo

ROVIGO - La bellezza del tempio della Rotonda diventa ancora più splendente con il progetto di illuminazione promosso da Comune e Fondazione Cariparo, che ha messo a disposizione un contributo di 200mila euro, e che iGuzzini ha realizzato.

L’intervento illuminotecnico dell’azienda di Recanati, nota nel mondo e in particolare per l’illuminazione di opere come L’ultima cena di Leonardo, La pietà di Michelangelo e gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, ha ridato luce non solo a particolari delle tele che ormai non si notavano, unendo alla migliore percezione delle opere l’efficientamento energetico, con una potenza assorbita di soli 4mila watt, ma ha posto anche il punto di partenza per il controllo di tutti gli impianti, introducendo nel tempio la domotica. Il sistema di controllo dell’illuminazione è interamente cablato e rende possibile configurare gli scenari più funzionali alle liturgie, agli eventi che il tempio ospita e a una fruizione accattivante (nell’ottica di ampliare le visite turistiche) delle opere che decorano gli interni: dalle statue realizzate nel 1627 agli affreschi e le grandi composizioni pittoriche su tela, dipinti tra il 1644 e il 1684.

IL PIANO

L’intervento è stato affidato all’architetto Antonio Stevan, intervenuto alla presentazione del progetto che ha riunito nel tempio il sindaco Edoardo Gaffeo, il presidente della Fondazione Cariparo Gilberto Muraro, il vescovo Pierantonio Pavanello, il direttore Vendite Italia iGuzzini illuminazione Giulio Scabin e Chiara Tosini per il Sindacato del tempio. Il vecchio impianto utilizzava in prevalenza lampade fluorescenti e soprattutto illuminava parzialmente i dipinti. Quelli del primo e del terzo registro non avevano un’illuminazione dedicata. Il nuovo impianto, installato da Tecnosystem, è stato progettato da zero e ha risolto alcune criticità nel primo registro, grazie alla sinergia con la Soprintendenza alle Belle arti e a uno speciale apparecchio della iGuzzini, che ha caratteristiche tali da illuminare in radenza a distanza ravvicinata le superfici dipinte. Anche le tele del secondo registro sono illuminate in radenza, ma gli apparecchi sono stati allocati nelle cornici, sufficientemente ampie per accoglierli e nasconderli. Per le altre opere la luce arriva da proiettori che eliminano la “luminanza di velo”, effetto cui sono soggette le vecchie tele, che provoca la formazione di un velo che annebbia i contorni e riduce il contrasto fra oggetti e sfondo, quindi la visibilità.

LE PAROLE

La nuova illuminazione «era un’opera molto attesa», ha commentato Gaffeo ringraziando la Fondazione e i protagonisti del progetto: un «nuovo vestito di luce» che «segue a importanti opere di manutenzione esterna e ristrutturazione del parco di piazza XX Settembre». «Qui siamo nel cuore della civiltà polesana, dal punto di vista devozionale e artistico - ha detto Muraro - l’abbraccio di forme e colori delle opere della Rotonda è piuttosto raro e la Fondazione ci sarà anche in futuro per questo monumento».
Per il vescovo «la sfida che abbiamo di fronte è trasmettere nel nostro tempo l’origine di tutta questa bellezza, che nasce da un atto di fede a Maria, come ringraziamento di tante grazie ricevute». Nel 1595 un cronista locale, Celio Nicolio, illustrò ben 115 eventi ritenuti prodigiosi e attribuiti all’intercessione della Madonna del Soccorso. «Abbiamo bisogno di coltivare le radici della vita e della nostra città. Il colore, senza luce, dice nulla: è la luce che permette di esprimere tutta la bellezza», ha concluso il presule.
I lavori hanno messo in luce anche nuovi interventi necessari e altri di complemento, come il tensionamento di alcune tele per cedimento del supporto, e la verniciatura con vernice protettiva trasparente, per far ammirare di nuovo le figure che a oggi l’ossidazione dei colori ha reso poco visibili. L’installazione di schermature mobili alle finestre, con tende motorizzate, eviterà l’ossidazione delle vernici dovuta alla luce solare.

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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