Con "Visit Rovigo" la città si scopre turistica: 6.000 visitatori in 4 mesi alla tempio della Rotonda

Domenica 11 Giugno 2023 di Elisa Barion
Il tempio della Rotonda a Rovigo

ROVIGO  - Il progetto turistico integrato “Visit Rovigo”, partito a febbraio, sta portando alla città dei numeri di tutto rispetto. E ai luoghi di interesse turistico del capoluogo, che sono il centro nevralgico del piano, sta portando centinaia e nel caso del tempio della Rotonda, addirittura migliaia di visitatori.

A dirlo sono i dati aggregati elaborati da Aqua Natura e cultura, la cooperativa che gestisce lo Iat, ufficio di informazione e accoglienza turistica di piazza Vittorio Emanuele, la Rovigocard, un biglietto integrato che in un’unica soluzione a costo agevolato, consente di accedere a più luoghi di interesse storico artistico e correlati, sulla base di una convenzione, alle mostre di Palazzo Roverella.

L’arco temporale cui i dati sono riferiti è il periodo compreso tra febbraio e maggio, ovvero da quando il progetto Visit Rovigo è entrato in vigore e i gioielli cittadini monitorati, a livello di visite e accessi, sono due dei quattro del circuito, ovvero la Rotonda di piazza XX Settembre e torre Donà, simbolo di Rovigo riaperto ai visitatori nel dicembre 2022 dopo i lavori di restauro attesi per anni. Nel circuito della Rovigocard sono compresi anche gli accessi al museo dei Grandi fiumi e le visite al teatro Sociale.

I NUMERI
Entrando nel dettaglio del rapporto, il dato che più colpisce riguarda gli accessi complessivi al tempio della Beata Vergine del soccorso: in quattro mesi sono stati 5.672. A Torre Donà, nello stesso arco di tempo, sono stati 404, un numero di molto inferiore, ma ampiamente giustificato dal fatto che l’accesso a quest’ultimo monumento è disciplinato, per ragioni di sicurezza, da un rigido protocollo che prevede visite accompagnate da due guide esperte, con i visitatori organizzati in piccoli gruppi di massimo 15 persone che salgono in cima, percorrendo i 231 gradini sviluppati su 52 metri di altezza, su turni di un’ora l’uno. Inoltre, la salita in cima alla torre si può effettuare solo su prenotazione e nei fine settimana, dal venerdì alla domenica.
Disaggregando i dati complessivi delle viste, ciò che emerge è che il “mese d’oro” per la città è stato aprile, forte anche del fatto che comprende la pausa pasquale e il ponte del 25 aprile. In questo mese i visitatori a torre Donà sono stati 192 contro i 4 di febbraio, 126 di marzo e gli 82 di maggio. Alla Rotonda, invece, le visite ad aprile sono state 2.593 contro le 116 di febbraio, 1.563 a marzo e superato il picco di aprile, di nuovo in flessione a maggio con 1.400 accessi. All’interno di questi numeri, l’impatto della Rovigocard è di 108 accessi al tempio e 110 a Torre Donà.
Altro dato rilevante riguarda il numero dei residenti che ha vistato la Rotonda, dove la tariffa di ingresso è stata introdotta solo a febbraio e vale solo per i visitatori non residenti nel capoluogo. I rodigini sono stati 16 a febbraio, 149 a marzo, 164 ad aprile e 122 a maggio.
 

LA SODDISFAZIONE
«Sono numeri ottimi - commenta l’assessore alla Cultura Benedetta Bagatin - che confermano la bontà del progetto integrato Visit Rovigo. Non a caso è stato rinnovato, in via sperimentale, per ulteriori sei mesi, con l’obiettivo che diventi sostenibile e in grado di camminare sulle proprie gambe. In tutto ciò, va sottolineata la funzionalità e l’efficienza dello Iat che è diventato un punto di riferimento per il turismo in città».
L’assessore guarda avanti spiegando che il prossimo obiettivo su cui l’amministrazione sta puntando è la valorizzazione del museo dei Grandi fiumi:

«C’è la necessità di implementare l’offerta espositiva di quello che nasce come museo del Polesine, in cui si sta già facendo un grande lavoro aprendolo sempre di più e mettendolo in rete perché anche se per pochi metri, è fuori dal centro storico. Abbiamo idee che vogliamo sviluppare nei prossimi mesi, ci sono opportunità di collaborazione e parternariato con altri soggetti del settore e in base alla disponibilità dell’avanzo, stiamo prevedendo dei lavori di sistemazione. A tal proposito, entro fine mese convocherò un tavolo con gli enti del turismo in città e poi il 18 giugno l’Anci Veneto al Censer riunirà le Pro loco della regione. Sarà un’altra occasione in cui l’amministrazione potrà presentare iniziative e progetti e anche dare dei segnali chiari della riuscita di Visit Rovigo. Il turismo integrato è una macchina che stiamo mettendo a regime in maniera significativa con investimenti non solo di risorse, ma anche di idee e progetti e grazie al grande lavoro degli uffici comunali».
 

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