Senza soldi per portare la famiglia in vacanza: il reddito medio dei polesani è di 3mila euro al di sotto della media nazionale

Sabato 12 Agosto 2023 di Francesco Campi
Senza soldi per portare la famiglia in vacanza: il reddito medio dei polesani è di 3mila euro al di sotto della media nazionale

ROVIGO - Con l'ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni del 2021, è stato conteggiato anche chi un'abitazione non ce l'ha. Secondo le elaborazioni dell'Ufficio statistico regionale, le persone senza tetto o senza fissa dimora e quelle che risiedono in campi autorizzati o insediamenti tollerati e spontanei, ammontano in tutto il Veneto a 4.886, ovvero 10,1 ogni diecimila residenti. Quasi la metà della media nazionale, pari a 19. In Polesine questo valore è ancora più basso, appena 4,2.

In tutto, infatti, i senza fissa dimora che sono stati censiti in provincia erano 97. Tutti senzatetto, perché nella casella dei "residenti" in campi autorizzati o insediamenti tollerati, compare lo zero, unica provincia in Veneto. Tuttavia, si precisa, i dati non sono esaustivi poiché si riferiscono solo a soggetti iscritti in anagrafe, mentre parte del target è costituita da persone non raggiungibili. In ogni caso, dall'analisi emerge come in Veneto solo la provincia di Belluno abbia un numero di senzatetto e persone in insediamenti inferiore a Rovigo, 50 in tutto, evidentemente anche per un fattore climatico, dal momento che si tratta di una provincia montana che non favorisce la vita all'addiaccio. Tuttavia, considerando solo i senzatetto in rapporto alla popolazione, anche la provincia di Vicenza ha un valore più basso di quello di Rovigo, perché il totale è sì pari a 353 persone, ma significa 4,1 ogni diecimila abitanti.

POVERI

Discorso diverso è quello di chi un tetto ce l'ha, ma ha serie difficoltà economiche. Difficoltà che emergono in particolare in estate quando, come sottolinea un rapporto della Fondazione Openpolis, c'è chi in vacanza non può andare: nel 2021 le famiglie con figli a carico che hanno dichiarato di non potersi permettere una vacanza sono state circa un terzo delle coppie con figli minori, il 33,5%, e il 42,7% dei nuclei con un solo genitore. Questo dipende dai redditi e andando a guardare quello pro capite delle famiglie, pur cresciuto fra 2019 e 2021 da 16.169 euro a 16.706 euro, resta oltre tremila euro sotto la media nazionale, cresciuta da 19.267 a 19.761 euro. Sostanzialmente, una famiglia media polesana ha un reddito disponibile di oltre il 15% in meno rispetto a quella media italiana. Nella classifica in base al reddito del 2021, il Polesine è al 68. posto in Italia, ultima del Veneto. La media, si sa, non tiene conto delle disuguaglianze. Ecco che guardando alle fasce di reddito. emerge come in Polesine i contribuenti che nel 2021 hanno dichiarato redditi complessivi da fino a diecimila euro sono il 24,3% del totale.

Un dato migliorato rispetto al 2019, quando era stato oltre un quarto, il 25,9%. Anche in questo caso la differenza con il resto del Veneto c'è: la quota è di 23,4%, in calo rispetto al 24,2% del 2019. Ovviamente, sempre trattandosi di medie, si cancellano le differenze territoriali, che invece sono nette. A fronte di comuni come Pontecchio, Occhiobello e Stienta dove la quota dei redditi sotto i 10mila euro è rispettivamente il 18,7, il 19,7 e il 19,81%, ci sono comuni dove questa quota sale oltre il 30%. A Porto Tolle è addirittura il 37,1, perfino in crescita rispetto al 2019, a Loreo il 31,9, a Rosolina il 31,8 e a Villanova Marchesana il 31. Nel capoluogo è il 21,5%, ad Adria il 24,2, a Porto Viro il 27,2, a Lendinara il 24,5 ed a Badia il 24,7%.

Ultimo aggiornamento: 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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