PORTO VIRO (ROVIGO) - La compagnia lo ha piantato ed è tornata a vivere a casa dei suoi genitori. Lui ha pensato bene di presentarsi davanti al portone della loro abitazione nel cuore della notte impugnando una mazza da baseball e di iniziare a vibrare colpi quasi la volessero sfondare ed entrare all'interno. Una reazione violenta che non ha certo giovato all'eventuale ripensamento della sua ex convivente, non solo ancor più decisa a chiudere definitivamente la relazione, ma anche terrorizzata dalla situazione che si è venuta a creare. All'interno della casa, infatti, le mazzate contro la porta hanno fatto calare un silenzio irreale e serpeggiare un vero e proprio terrore. Terrore comunicato insieme a una breve ma eloquente spiegazione al centralino del 112, che ha fatto partire subito una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Adria.
L'INTERVENTO
É successo nella notte fra martedì e mercoledì e, quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato ancora lì l'uomo con la mazza in mano e in preda al suo raptus di rabbia. Una rabbia che, invece di placarsi con l'arrivo degli uomini in divisa si è indirizzata nei loro confronti. L'uomo, infatti, ha iniziato a inveire contro i militari, insultandoli, minacciandoli e cercando anche di colpirli. Sul posto è intervenuta anche una seconda pattuglia ei quattro carabinieri sono riusciti a bloccare l'uomo, un 38enne, italiano, residente a Porto Viro, che è stato arrestato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ma chiamato a rispondere, sempre in ipotesi accusatoria , anche di maltrattamenti.
VIA DAL POLESINE
Nella tarda mattinata di mercoledì, poi, l'uomo è comparso per la direttissima davanti al giudice che ha convalidato l'arresto e, in vista della prossima udienza, ha emesso nei suoi confronti, così come era stato richiesto dalla Procura di Rovigo, la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Rovigo, ovvero la proibizione ad entrare sul territorio polesano senza l'autorizzazione del giudice.