Pescatore scompare nelle acque del Delta: ricerche senza sosta, poche speranze di trovarlo vivo

Giovedì 14 Settembre 2023 di Anna Nani
Le ricerche del pescatore disperso nella zona di Porto Tolle

PORTO TOLLE - Un’altra giornata di vane ricerche. Sono ormai ridotte al lumicino le speranze di ritrovare vivo Stefano Azzalin, questo il nome del pescatore cinquantenne disperso nelle acque del Po da martedì. Originario di Ca’ Zuliani, pescava da quando era diciottenne, conosceva bene il fiume che forse lo ha tradito portandolo con sé chissà dove. L’allarme è scattato all’ora di pranzo, quando è stata avvistata la barca vuota con la marcia inserita, ma di Stefano nessuna traccia. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco che dalle 12.30 dell’altroieri hanno fatto partire le ricerche nelle acque del Po nella zona tra Pila e Ca’ Zuliani, senza però alcun esito. Tanti anche i colleghi che lo hanno cercato a lungo, nella speranza di trovarlo, magari ferito, infreddolito, ma ancora vivo. Con il passare delle ore, però, la speranza sta lasciando spazio alla più triste delle consapevolezze. Lo sanno i pescatori quanto insidiose possono essere quelle acque, lo sanno quanto il proprio lavoro sia legato a doppio filo con la sorte e la natura, che può essere tanto benigna quanto crudele.
«È nostro socio dal 2001 - parla al presente, poi inconsciamente vira sul passato, Emanuele Finotti, vicepresidente della coop Maistra - e da una quindicina d’anni era nel nostro consiglio di amministrazione, sempre propositivo e responsabile. Un instancabile lavoratore, che amava profondamente il suo mestiere».

LE RICERCHE 

Le ricerche sono riprese all’alba di ieri. I pompieri di Adria hanno lavorato tutto il qiorno su un gommone, i soccorritori acquatici con le moto d’acqua, i sommozzatori di Vicenza, insieme a quelli di Firenze con una imbarcazione dotata di sonar speciale, il Didson. Inoltre, ha di nuovo effettuato una ricognizione l’elicottero Drago 149 di Venezia. Sul posto anche unità della Polizia di Stato, della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. L’attrezzatura Didson, in dotazione ai sub del Nucleo dei vigili del fuoco della Toscana, è in grado di lavorare con efficacia nelle acque basse, tra i 2 e i 20 metri di profondità. Eppure, neanche questo è servito per riportare Azzalin ai suoi cari e i suoi colleghi che, per esperienza, spiegano sommessamente: «Bisogna aspettare che il fiume ce lo restituisca».

L’ANGOSCIA 

Ore lunghissime per tutta Porto Tolle, ma soprattutto per la famiglia: la moglie, che aspettava di riabbracciarlo a casa con i suoi adorati gatti e il di lui fratello maggiore; quella casa che aveva comprato a Ca’ Zuliani dopo tanti sacrifici per tornare nel paese in cui era nato ed era vissuto felice con i propri genitori, scomparsi da alcuni anni.

Stefano era poi un grande tifoso del Milan, tanto da essere soprannominato “Dejan” come il grande regista rossonero Savicevic.

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Ultimo aggiornamento: 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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