PORTO TOLLE (ROVIGO) - Speranze infrante. La ricerca di Stefano Azzalin, per gli amici Dejan, è finita ieri mattina all'alba quando alcuni colleghi pescatori lo hanno ritrovato vicino alle cavane che si trovano lungo il Po di Pila, ad una manciata di chilometri da dove era stata trovata la sua barca vuota martedì attorno alle 12.30.
IL RITROVAMENTO
Ieri mattina, verso 6, il Po lo ha restituito ai colleghi pescatori che non avevano mai smesso di cercarlo insieme alle forze dell'ordine, come se fosse destino che l'acqua che se lo era preso lo riportasse a casa. La salma è stata quindi recuperata dai vigili del fuoco presenti presso l'unità di comando locale, che hanno imbarcato il corpo dell'uomo su un barchino per portarlo a riva. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di una cavana tre chilometri a valle dal punto di presunta scomparsa. Stefano Azzalin, aveva compiuto 50 anni quest'anno, lascia l'amata moglie, sposata a luglio del 2015 dopo un paio di anni di convivenza, e il di lui fratello maggiore, nonché tanti amici. Aveva vissuto fuori dal paese natio per alcuni anni, dopo il matrimonio era tornato nell'adorata Ca' Zuliani dove, con non poco impegno, aveva acquistato e rimesso a nuovo quella casa che era diventata il nido per quell'amore che sembrava non conoscere intemperie.
PESCATORE ESPERTO
Una felicità interrotta bruscamente da una sorte che non guarda in faccia a nessuno e che si è portata via Stefano mentre era impegnato in quel lavoro che lo appassionava e faceva da quando aveva 18 anni. Era un pescatore esperto, ma non un bravo nuotatore raccontano i colleghi, e forse una mossa sbagliata o un attimo di distrazione in quello che era ormai diventato un automatismo accumulato negli anni, lo ha tradito e quel Po che amava tanto se l'è tenuto con sé, salvo poi restituirlo ai propri cari perché possano dargli l'ultimo saluto che dovrebbe avvenire sabato mattina. Porto Tolle si è svegliata con un pugnale nel cuore per la perdita di quest'uomo che coltivava una smodata passione per il calcio, soprattutto il Milan, al punto da essere soprannominato Dejan come Savicevic.
LA COMMOZIONE
Aveva giocato anche a calcio nel Donzella, nei primi anni del 2000, ed è un ex compagno di squadra a ricordarlo: "Caro Dejan, caro Stefano, sarai sempre nei nostri ricordi. La tua gentilezza, il tuo sorriso, le tue battute divertenti e la tua immensa socialità, ti porteremo per sempre nel nostro cuore". Anche il sindaco Roberto Pizzoli lo conosceva bene: "Eravamo coetanei, amici. Sono stato a casa della moglie per portarle l'affetto e la vicinanza di tutta la nostra comunità. Era una persona dal cuore grande, aveva un sorriso per tutti. Non lo dico per dire, ma Stefano era veramente una brava persona come ne esistono poche. Perdere la vita mentre si lavora è una cosa che non dovrebbe mai succedere". Lo sanno da sempre i pescatori: il fiume dà, il fiume toglie, purtroppo anche la vita. Il funerale sarà sabato alle 10.30 in chiesa a Ca' Zuliani, ma la salma sarà esposta in chiesa venerdì dalle 18.30 sino alle 23 per amici e parenti.