Rovigo. Un autunno piovoso in Polesine, la siccità appare più lontana

Caduta meno acqua che nel Veneto come spesso accade ma le quantità sono apprezzabili e i fiumi hanno portate elevate

Giovedì 14 Dicembre 2023 di Francesco Campi
Rovigo. Un autunno piovoso in Polesine, la siccità appare più lontana

ROVIGO - Un novembre quasi normale. E visto quello accade ultimamente, quasi eccezionale. Nel mese appena trascorso, come si evidenzia nell’ultimo rapporto dell’Arpav, in Veneto sono caduti mediamente 115 millimetri di precipitazioni rispetto a una media storica di 135. Come di consueto, i valori minimi si sono registrati in Polesine, in particolare dalle stazioni di Concadirame con 40 millimetri e di Castelnovo Bariano e San Bellino, entrambe con 4. Volgendo lo sguardo indietro di un anno, al 2022 funestato dalla terribile siccità, proprio novembre aveva riservato eventi eccezionali, con piogge fuori scala: il 22 novembre in Polesine si erano registrati forti rovesci, con 60-90 millimetri piovuti in tre ore, tra Villadose, Sant’Apollinare e Adria: in una sola giornata i quantitativi che normalmente si registrano nell’intero mese.

In particolare, i dati registrati a Villadose, in tre ore 87,2 millimetri, in sei 104,8 e in dodici 116,4, hanno segnato un record. Nonostante questo, i deficit provocati dalla prolungata assenza di piogge continuavano a vedere i fiumi ancora in secca.

IL MIGLIORAMENTO
Quest’anno i giorni di pioggia in Polesine sono stati dal 2 al 5 novembre, con una cumulata attorno ai 20 millimetri, e il 21 novembre, con piogge di un certo rilievo, anche superiori ai 20 millimetri in una sola giornata localizzate, però, solo sulla zona del Delta. Anche guardando al bimestre ottobre-novembre, visto che proprio a ottobre inizia quello che tecnicamente si chiama anno idrologico, le minime precipitazioni sono state rilevate in Polesine, più precisamente dalle stazioni di Frassinelle con 100 millimetri, Concadirame con 109 di Castelnovo Bariano con 110. Poca pioggia rispetto al resto del Veneto, ma comunque un valore superiore alle medie storiche. Con un 23% in più sul bacino dell’Adige e un 18% in più su quello del Po, mentre su quello del Fissero-Tartato-Canalbianco c’è un leggero sbilanciamento verso il basso del 7%. Tutto nella normalità, comunque.
L’Anbi del Veneto, associazione che riunisce i Consorzi di bonifica, sottolinea come «le precipitazioni medie a scala regionale sono state sotto le attese, essendo concentrate nell’arco di poche ore con lunghi periodi senza precipitazioni. Complessivamente è stato registrato un numero di giorni piovosi generalmente inferiore alla media storica con lunghi periodi senza alcuna precipitazione. Si registra una netta disparità nella distribuzione delle piogge che ha visto la parte meridionale e montana della regione in deficit rispetto agli apporti medi storici».
Anche sulle temperature, seppur non si siano toccati i record della prima metà di ottobre, con oltre 7 gradi in più rispetto alle medie storiche del periodo, l’Anbi evidenzia come a novembre «l’inizio del mese è stato fresco rispetto alla temperatura media storica, con nevicate anche a bassa quota nella prima decade del mese. È seguita una fase calda, situazione che favorisce un anticipato scioglimento della neve, cui è seguita un’ultima decade ancora fresca, ma non particolarmente nevosa. Gli indicatori di copertura nivale e spessore della neve al momento sono inferiori alle attese, ma non preoccupanti. L’aumento delle temperature massime registrato è comunque un segnale molto preoccupante per la tenuta delle riserve nivali».

I FIUMI
Per quanto riguarda le portate, l’Autorità distrettuale del Po evidenzia come i valori di deflusso risultano prossimi a quelli tipici del periodo, seppur negli ultimi giorni si sia registrata una riduzione. Aa Pontelagoscuro è sceso dai 2.063 metri cubi al secondo del 5 dicembre ai 1.218 di lunedì scorso. E se l’Arpav rileva che a novembre, rispetto alla media storica mensile, i confronti sui volumi defluiti nel mese sono del più 124% sull’Adige a Boara Pisani e più 18% sul Po a Pontelagoscuro, l’Autorità distrettuale del Po evidenzia «negli ultimi 30 giorni una condizione idrologica “nella norma” per tutte le sezioni principali. Per i prossimi giorni non sono attese variazioni significative dei deflussi».

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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