«È fallimento degli adulti non educare i giovani. Il vangelo dice che si deve ​intervenire, prevenire ed educare e ove necessario "castigare"»

Domenica 1 Ottobre 2023 di Don Damiano Vianello
Ragazzi - Foto di Birgit da Pixabay

Quante volte capita di sentire l'espressione: "I ragazzi non sono più come una volta"? Un fatto di cronaca, qualche atto vandalico oppure espressioni verbali volgari fanno esclamare il mondo adulto che sembra alieno a questi fenomeni. Anche i vescovi italiani si sono interrogati su cosa stia accadendo al mondo giovanile: nell'ultima sessione del Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana svoltosi a Roma in settimana, si è parlato anche di questo disagio. Anche se in Italia abbiamo la presenza del Vaticano e del Papa, la Chiesa italiana ha una sua autonomia come tutte le Chiese nazionali ed è coordinata da un cardinale presidente, da commissioni e consigli.

Presiede il cardinale Zuppi di Bologna coordinato da un consiglio permanente che conta una trentina di vescovi di tutta Italia eletti tra gli oltre duecento italiani. Così si è espresso il porporato alla fine della sessione: «La società italiana non è in pace. I dati della Direzione centrale della polizia criminale mostrano, nei primi dieci mesi del 2022, un incremento di più del 14% dei minori denunciati o arrestati. Sono aumentati i reati commessi da minori e le violenze sessuali, rispetto allo stesso periodo del 2021, più del 15,7%. In forte crescita gli omicidi commessi dai minorenni, più del 35,3%. Si segnala una crescita dei disturbi di ansia, ritiro sociale e isolamento, autolesionismo, rabbia, aggressività, problemi alimentari, disturbi del sonno e depressione. Drammatici sono i dati sui suicidi degli adolescenti che stanno lievitando: per noi non devono essere solo numeri, ma sono persone, volti, storie».

Anche Gesù nel Vangelo non è in pace: racconta di due fratelli dal carattere opposto che affrontano la vita in modo estremo. Chissà quante domande nascono nel cuore dei nostri giovani e non trovano adulti che le ascoltino. Gesù accusa il suo tempo affermando che i suoi amici non l'hanno ascoltato e invece i ladri e le prostitute sì. Non serve leggere i dati della Polizia per vedere quanto si sia imbarbarita la nostra società. Questo è il tempo degli adulti che sanno intervenire, prevenire ed educare e ove necessario "castigare".

Questa espressione significa rende puro e quindi correggere. Come possiamo correggere questi ragazzi? Se non riusciamo a farlo abbiamo fallito come società e non ci resta che ricominciare, imparando magari da loro, dai loro linguaggi e modelli perché in essi vi è la chiave educativa per correggere il tiro. Perché se le cose vanno a rotoli è anche colpa nostra ed è chi viene dopo di noi che ci deve correggere se abbiamo usato o abusato in ambiente, economia, valori, politica e religione. Nessuno escluso, perché è vero anche che "gli adulti non sono più quelli di una volta".

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