Al voto anche Rovigo, Portogruaro,
Castelfranco e Lonigo

Sabato 13 Giugno 2015
Al voto anche Rovigo, Portogruaro, Castelfranco e Lonigo
Non solo Venezia oggi al voto in Veneto: i ballottaggi riguardano infatti oltre al capoluogo - 261.000 abitanti - e a Rovigo (51mila) anche altre tre città non capoluogo ovvero Castelfranco Veneto (Tv), Portogruaro (Ve) e Lonigo (Vi) per un totale di oltre 73mila abitanti: in totale saranno dunque eletti i sindaci di 5 città (400mila i residenti).



ROVIGO



Dopo 11 mesi di commissariamento, il capoluogo polesano tornerà ad avere il sindaco. Grande frammentazione del voto al 1. turno, al ballottaggio sono arrivati Nadia Romeo, del centrosinistra, col 24%, e Massimo Bergamin, leghista in corsa per il centrodestra, col 18. Se la prima non ha fatto apparentamenti e nemmeno ha ricevuto indicazioni di voto da parte di altre liste, Bergamin ha recuperato l’area moderata di due candidati sconfitti al primo turno, Paolo Avezzù e Gianni Saccardin. Nel rush finale ha tenuto banco una polemica sui 5 stelle, che vedono un simpatizzante, Andrea Donzelli, collaboratore del candidato sindaco Vernelli nella stesura del programma elettorale sulla cultura, già presentato da Bergamin come prossimo assessore proprio alla Cultura.



Comuni non capoluogo



PORTOGRUARO
(25.000 abitanti) - Il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Marco Terenzi, subito in testa dopo le prime sezioni scrutinate e alla fine al 34,6%, e la candidata del centrodestra Maria Teresa Senatore, fermatasi al 17,4.



CASTELFRANCO VENETO (32.900 ABITANTI) - Sfida fra il candidato del centrodestra, il leghista Stefano Marcon, e quello del centrosinistra Claudio Beltramello. Marcon è avanti con il 42,1% e Beltramello segue con il 33,6. Fuori dai giochi i civici Milani e Fiscon e il grillino Bambace.



LONIGO (15.200 abitanti) - Il comune vicentino deve eleggere il nuovo sindaco: a contendersi la poltrona di primo cittadino sono Luca Restello, candidato della Lega con due civiche di supporto, e Chiara Gianesin, sostenuta dai Democratici ed anche lei da due civiche: il primo ha ottenuto 1.938 voti, la seconda 1.700. Il risicato divario tra i due, poco più di duecento voti, alimenta l’incertezza sull’esito che uscirà dalle urne. Entrambi hanno deciso di correre da soli anche al ballottaggio, scartando l’opzione dell’apparentamento che, conti alla mano, ne avrebbe minato la solidità con il rischio di ritrovarsi in minoranza nel caso d’interruzione di feeling con l’occasionale alleato. In queste ultime due settimane la campagna elettorale è proseguita per cercare di attirare i circa 3.700 voti rimasti orfani di un candidato dopo il primo turno. E non è mancata qualche scintilla con gli esclusi, in particolare tra Restello e Luigi Tassoni (terzo classificato con in dote 1.471 preferenze), entrambi espressione del centrodestra che però, come del resto era accaduto al momento di presentarsi ai cittadini, non hanno trovato un accordo.
Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 16:56

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