Veneto vince la battaglia, restituiti i soldi ai Comuni virtuosi: arrivano 2,7 milioni

Venerdì 31 Gennaio 2020 di Angela Pederiva
Achille Variati

VENEZIA «Sancita intesa»: due parole che dichiarano la vittoria di Anci Veneto contro i tagli ai municipi virtuosi. Come risulta dal verbale della seduta della Conferenza Stato-Città, presieduta ieri dal ministro Luciana Lamorgese, è stato approvato lo schema del decreto con cui il premier Giuseppe Conte disporrà la modifica delle modalità di riparto dei 100 milioni destinati a rimpinguare il Fondo di solidarietà comunale. I correttivi permetteranno agli enti veneti di passare da un saldo negativo di 8 milioni a un saldo positivo di 2,7 milioni: «Sono state ripristinate le risorse fondamentali per i nostri cittadini ed è stato lanciato un segnale importante riaffermazione dei nostri territori e della dignità dei sindaci», esulta il presidente regionale Mario Conte, alla sua prima grande prova di mediazione politica dopo l'investitura.

LE REGOLE
L'incremento del Fondo è stato possibile grazie al recupero dei soldi decurtati nel 2014 con la spending review. Il rischio era però che questa nuova dotazione venisse distribuita penalizzando ancora una volta le formiche a vantaggio delle cicale, com'era già successo un mese fa con la suddivisione della dotazione principale. La battaglia di Anci Veneto all'interno della stessa associazione nazionale, tuttavia, ha consentito di cambiare le regole, come spiega il presidente italiano Antonio Decaro: «Due i criteri adottati per suddividere le risorse. In parte in proporzione al taglio disposto nel 2014. In parte come correttivo per andare incontro ai Comuni che hanno subìto maggiori riduzioni nella ripresa della perequazione, con particolare attenzione ai piccoli Comuni e a quelli che hanno subìto il terremoto». Specifica il sottosegretario Achille Variati: «I soldi verranno ripartiti fra tutti i Comuni italiani con un doppio criterio di calcolo: il 60% destinato ad avviare il recupero dei tagli imposti ai Comuni dal decreto legge sulla spending review; il 40% destinato a compensare i Comuni che erano stati maggiormente penalizzati dal riparto di fine dicembre. Di questi 100 milioni, ben 21,8 saranno ripartiti ai Comuni sotto i 5.000 abitanti e 11 saranno per Sicilia e Sardegna».

I RINGRAZIAMENTI
Ma questa volta il Veneto non dovrà temere, assicurano i vertici regionali di Anci, perché qui la perdita dell'1,2% per ogni cittadino si trasformerà in un indice positivo dello 0,4 %, grazie ad un asse trasversale fra Lega e Partito Democratico che servirà a salvaguardare «mense, scuolabus e servizi essenziali già messi a bilancio dai Comuni». Non a caso oltre che alla struttura associativa, a cominciare dal direttore Carlo Rapicavoli, i ringraziamenti del presidente Conte vanno pure a Variati, «per la grande disponibilità al dialogo e la volontà comune di trovare una soluzione». La mobilitazione non finisce però qui, avverte lo stesso sindaco di Treviso, alludendo agli altri temi sul tappeto: «Questa vittoria rappresenta un punto di partenza. La nostra attenzione sui criteri del superamento del turnover rimane alta. Il Governo deve mettere al centro dell'agenda i Comuni e l'autonomia per dare ai territori e alle comunità la possibilità di gestire le proprie risorse e garantire servizi efficienti ai cittadini».

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Ultimo aggiornamento: 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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