PORDENONE - Scoppia il caso della tassa sulla videosorveglianza dei Comuni. A sollevare quella che rischia di essere una bufera è stato ieri il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, dopo avere raccolto lo sfogo di alcuni sindaci del Vicentino che hanno preso visione di un testo in cui si richiama un decreto che risale al 2003 (il Codice delle comunicazioni elettroniche) che tratta anche l'istallazione di videocamere. «Alcuni sindaci - sostiene il presidente del Consiglio regionale - hanno interpretato questa circolare come un canone di utilizzo di strumenti digitali. Quando si inventa una tassa sulle telecamere per la sicurezza il Governo dimostra tutti i suoi limiti e una mancanza di intelligenza che disarma». Ciambetti poi aggiunge: «Un balzello sulla sicurezza che grava nelle casse delle amministrazioni locali già duramente provate dai vari tagli imposti dal governo». Il testo che sta scatenando una levata di scudi tra gli amministratori è stato ripreso (a inizio marzo) anche da una ordinanza che la Prefettura di Pordenone ha girato a tutti i Comuni della provincia...
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