«Basta, sembra un cimitero!» e fanno sparire fiori e lumini dal luogo dell'incidente per ricordare il 17enne Luca

Martedì 11 Aprile 2023 di Susanna Salvador
«Basta, sembra un cimitero!» e fanno sparire fiori e lumini dal luogo dell'incidente per ricordare il 17enne Luca
FIUME VENETO - Un piccolo mazzo di fiori, una pianta, un cuore: simboli d'amore e di ricordo per chi non c'è più. Ci sono in via Viatta, ma sempre più spesso qualcuno li fa sparire lungo la stretta strada che da Fiume Veneto porta a Pescincanna e che il 17enne Luca Pezzutti stava percorrendo in sella a una moto da cross quando ha perso la vita contro un manufatto in cemento. Erano i giorni del Natale 2019, quelli solitamente dedicati alla famiglia e agli affetti più cari. Ma per la mamma e il papà di Luca sono i giorni della tragedia, del dolore che ti toglie il respiro. «Siamo arrivati lì e abbiamo abbracciato nostro figlio per l'ultima volta. Era ancora caldo». Il luogo dell'incidente è per i genitori del ragazzo deceduto una sorta di spazio dedicato a lui perchè è proprio lì che hanno potuto stringerlo tra le braccia un'ultima volta. E da subito hanno iniziato a mettere fiori o vasi nel lembo di terra che separa la strada dal terreno agricolo, vicino a un fosso. Un piccolo universo dove deporre un po' di colore per chi se n'è andato per sempre. E sono cominciate le prime diatribe: quei fiori e ancora di più quei lumini che parenti, amici e conoscenti lasciavano per ricordare Luca a qualcuno non piacevano. E così hanno cominciato a sparire. «È pericoloso lasciarli in quel posto», diceva qualcuno. «Basta, sembra un cimitero», protestava qualcun altro. E così fiori e piante scomparivano misteriosamente.
Ma basta guardare la foto che Erika Dalla Torre ha postato su Facebook per capire che pare non ci sia nulla di pericoloso e che quei gesti di cuore per un ragazzino di 17 anni morto tragicamente non possono creare disturbo alla viabilità della zona. «Io auguro a chi ha tolto i fiori di mio figlio di non provare mai quello che staimo provando noi. Sono tre anni che lottiamo per un fiore... una vergogna indescrivibile. Scusate, ma non lo comprende il mio cuore di mamma, perchè un fiore dà così fastidio? Venedo ciò mi sono accasciata a terra piangendo», lo sfogo su Facebook. Lacrime che trattiene a stesso la mamma di Luca al telefono. «Non ce l'ho con nessuno. Non do la colpa a nessuno». Quel piccolo fazzoletto di terrà è metà comunale e metà privato. Ma di chiunque sia una cosa è certa: quei fiori qualcuno li fa sparire ognivolta. Incomprensibilmente e con poca umanità. «Siamo sfiniti da questa cosa. Capisco i problemi burocratici, capisco tutto... ma un fiore che fastidio dà?». Lo strazio di una mamma che non conosce fine e che dei fiori possono in qualche modo rendere anche solo per pochi minuti meno greve. «Il prete mi ha detto che devo lasciarlo andare - singhiozza piano Erika -. Ma non sono ancora pronta».
Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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