Settimana bianca sempre più cara: per sette giorni aumenti che superano il 15 per cento

Martedì 19 Dicembre 2023 di Marco Agrusti
Neve a Piancavallo

La settimana bianca, si sa, non è mai stata un’occasione, economicamente parlando. Non esattamente la vacanza per tutte le tasche, tra chalet in quota, impianti di risalita e ristoranti non a buon mercato. Ma quest’anno anche chi era abituato a concedersela lo stesso, la classica settimana sulla neve a cavallo di Capodanno, ci penserà un po’ di più. Sì, perché anche se il Friuli Venezia Giulia non può assolutamente essere paragonato a templi del divertimento invernale quali l’Alto Adige o il Cadore, la raffica degli aumenti si farà sentire anche sulle montagne di casa nostra.

E non c’entra solo lo skipass rincarato rispetto all’anno scorso. 


LA GUIDA


Una settimana lontano da tutto, tra piste innevate e cime (si spera) imbiancate. Quanto costa, oggi, rispetto all’anno scorso? Prendiamo ovviamente l’esempio del Friuli Venezia Giulia, senza uscire dal territorio regionale. Tralasciando il costo del biglietto per sciare, di cui si parlerà in seguito, è il soggiorno a rappresentare la vera batosta per il turista della neve. Mediamente, infatti, rispetto all’anno scorso alberghi e appartamenti presentano un conto più salato tra il 10 e il 15 per cento. Effetti collaterali di un mercato sempre più ambito, quello delle abitazioni in quota, ma anche di una pioggia di rincari alla fonte, legati al costo delle materie prime e alle bollette. Un esempio? Per una vacanza in albergo a Tarvisio a cavallo di Capodanno il prezzo più basso di tutti arriva a 500 euro a persona. L’hotel successivo non va al di sotto dei 700 euro, ma si arriva facilmente anche ai mille euro tondi a persona per sette giorni sulla neve. Nessuna disponibilità residua, invece, a Piancavallo. La soluzione? Dormire ad Aviano e usare i mezzi pubblici. Ma il prezzo in quel caso scende? Non sembra proprio, dal momento che si trovano stanze da 700 euro per una settimana, a distanza di più di dieci chilometri dalle piste da sci pordenonesi. «Per quanto riguarda la ristorazione - spiega invece Barbara Antonini della Fipe - non ci sono stati aumenti significativi. Puntiamo sulla qualità ma non vogliamo riversare i problemi sulla nostra clientela». 


LO SPORT


Come detto il prezzo intero degli skipass non rientranti in alcuna categoria legata a sconti e agevolazioni salirà del 10 per cento. Un aumento oggettivo dei costi di gestione e manutenzione degli impianti ha determinato l’incremento tariffario rispetto all’ultima stagione, con la previsione però di mantenere il prezzo invariato per i prossimi 5 anni. «Si tratta di una variazione di gran lunga più contenuta rispetto a quella operata altrove - ha spiegato l’assessore Bini -, considerato che nell’ultimo decennio le tariffe invernali nella nostra regione sono rimaste pressoché invariate, mentre altri comprensori, anche quelli delle regioni confinanti, hanno aumentato le tariffe in modo costante negli ultimi anni. I prezzi degli skipass in Friuli Venezia Giulia rimangono comunque i più competitivi di tutto l’arco alpino». Il primo sconto interessa proprio i giovani sciatori dagli otto ai diciannove anni. 


L’INIZIATIVA


Intanto lo Skibus di Piancavallo rientrerà in servizio il 23 dicembre per tutti i detentori di skipass. La navetta a 18 posti seguirà il consueto circuito per permettere agli sciatori di raggiungere comodamente le piste dai parcheggi e dagli alberghi. Dal 23/12 al 07/01 sarà operativo ogni giorno, per poi limitarsi ai sabati e le domeniche dal 13/01 fino al 24/03, con orario continuato 8.30 - 17.30. Alle 8.40 ci sarà anche un passaggio nei pressi del Relais Sauc (spiazzo sottostante), che si ripeterà a fine pomeriggio. Il percorso verrà coperto ogni 15 minuti circa. .

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci