Pordenone. Cunicoli scavati sotto la pelle e uova depositate: è la scabbia. Focolaio fra gli studenti di una scuola superiore: cosa succede ora

Il fatto era stato segnalato venerdì e qualcuno lo aveva subito associato ali altri casi di scabbia che erano stati identificati ed erano in corso di cura tra i migranti collocati nell'hangar

Martedì 10 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
Come si manifesta la scabbia sulla pelle

PORDENONE - Non sono bambini. E non sono neppure stranieri. Sono tutti italiani gli studenti pordenonesi che si sono ritrovati con la scabbia, una malattia causata da un acaro, lo Sarcoptesscabiei, che scava cunicoli appena sotto alla pelle, all'interno dei quali le femmine depositano le uova. Alla loro schiusa, 3-4 giorni dopo la deposizione, le larve risalgono sulla superficie della pelle, dove si sviluppano e da cui partono per colonizzare altre aree della pelle o infestare altre persone. Una malattia spesso causata dalla poca pulizia e che a volte viene diagnosticata ai migranti, costretti a dormire dove possono, dopo viaggi della speranza massacranti e a volte con un alto rischio di morire.

La situazione a scuola

C'è da fare un passo indietro per capire cosa è successo. Una scuola superiore di Pordenone nei giorni scorsi ha segnalato il fatto che alcuni studenti continuavano ad avere un prurito molto forte e a lamentare sulla pelle delle macchie rossastre.

Non solo. In pochi giorni i casi da due erano saliti a cinque, sei. Da qui la necessità di fare la segnalazione al Dipartimento di prevenzione dopo che un medico di famiglia a cui si era rivolto uno dei ragazzi aveva diagnosticato la scabbia. Il fatto era stato segnalato venerdì e qualcuno lo aveva subito associato ali altri casi di scabbia che erano stati identificati ed erano in corso di cura tra i migranti collocati nell'hangar. In realtà con i migranti non c'era alcuna associazione.

Cosa fare

Già sabato il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Asfo, Lucio Bomben aveva fatto presente che lunedì mattina si sarebbe tenuto un vertice per capire l'origine della scabbia negli studenti e affrontarla con le cure adeguate. In realtà ieri mattina, dopo alcune verifiche il Dipartimento ha preferito scrivere una lettera alla scuola spiegando esattamente i vari passaggi e i comportamenti da adottare. In pratica le classi dovranno essere pulite a fondo e dovrà essere fatto un trattamento contro gli acari. Non sarà, però, necessario chiudere la scuola. I ragazzi interessati, invece (come detto tutti italiani e senza alcun contatto con i migranti) dovranno fare per alcuni giorni il trattamento necessario. Oltre a lavarsi spesso dovranno anche utilizzare un prodotto apposito per far scomparire gli acari. L'istituto aveva già dato indicazioni in questo senso. Nella lettera, inoltre, il medico, ha anche spiegato che non ci sono particolari problemi per questo tipo di malattia e che tutti devono stare tranquilli e seguire il trattamento. Per evitare nuovi contagi chi è stato vicino ai ragazzi dovrà usare le stesse precauzioni e questo vale per i compagni di classe, i fratelli e i genitori.

Non è certo la prima volta che capitano dei focolai di scabbia, anche se era capitato in alcune case di riposo e in qualche asilo, anche se si deve tornare indietro nel tempo. Più recente, invece, un altro focolaio, quello dei pidocchi sui capelli. Anche in questo caso una delle colpe è la scarsa pulizia. 

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 14:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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