Targhe nascoste e passamontagna: ecco come "spariscono" i rifiuti edili del Superbonus

Venerdì 29 Luglio 2022 di Loris Del Frate
Rifiuti edili
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PORDENONE - Incappucciati o con le targhe del furgoncino nascoste per evitare le fototrappole. Il carico di rifiuti inerti, frutto di una ristrutturazione da superbonus 110 per cento, è finito in un fossato alla periferia di Udine. Inutile il tentativo di identificarli perchè mascherati e con targa illeggibile, non è stato possibile. È “l’ultima frontiera” dei furbetti dei rifiuti, mattoni, calcinacci, vecchi water, lavabo e tutto il resto, un problema che è stato segnalato praticamente in quasi tutti i comuni della regione. Di più. In provincia di Pordenone ci sono stati anche alcuni ritrovamenti con pezzi di una tettoia in amianto e vecchie coperture di tubi a mescola sempre di amianto, materiale molto pericoloso che una volta friabile può creare grossi problemi alla salute.

RISTRUTTURAZIONI
Il fenomeno va avanti da parecchi mesi ed è iniziato in concomitanza con le riqualificazioni di facciate di palazzi, ristrutturazioni di case e condomini in gran parte legati al superbonus. Ovviamente la maggioranza delle imprese che opera in questo settore smaltisce regolarmente in discarica pagando il regolare tributo, ma c’è anche una parte che invece getta via tutto nei campi in zone appartate, sui greti dei fiumi e nei fossati. Un risparmio non da poco visto che in media lo smaltimento di materiale edile costa dai 25 al 25 euro a tonnellata e sale a 400 circa 25 euro a metro cubo e arriva a 100 se c’è amianto, oltre a tutte le questioni burocratiche che fanno perdere un sacco di tempo.

LE CONTROMISURE
Ad accorgersi che da mesi venivano trovate sempre più discariche a cielo aperto di inerti nella periferia di Pordenone, è stata l’assessore all’Ambiente, Moira Cairoli che è subito corsa ai ripari. «La nostra intenzione per cercare di depotenziare il fenomeno che è decisamente allarmante - spiega - è di denunciare alla Procura chi getta gli inerti nei fossi senza invece smaltirli in discarica.

Potenzieremo i controlli e faremo lievitare le multe. L’obiettivo è di fermare subito questo malcostume che è anche molto pericoloso per l’ambiente».

IL SINDACO 
Anche a Udine hanno lo stesso problema e il sindaco Pietro Fontanini sta monitorando la questione nel suo comune. «Abbiamo già messo le fototrappole in alcuni luoghi - e questi malviventi li abbiamo persino fotografati. In un caso, però, avevano nascosto le targhe e in un altro, invece, erano scesi dal furgone, ma erano incappucciati. È stato impossibile identificarli. Anche sul nostro territorio stanno nascendo piccole discariche a cielo aperto, ma noi abbiamo già aumentato le multe a 4mila euro anche se per ora non ne abbiamo preso nessuno. Valuteremo se vale la pena di sporgere denuncia alla Procura, ma posso già dire che continueremo ad agire con fototrappole e potenziando i controlli».
 

Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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