PORDENONE - Il suo destino era segnato da tempo, ma liti e localismi disegnano per la Provincia di Pordenone una fine ingloriosa difficile anche da immaginare fino a pochi mesi fa, quando maggioranza e opposizione votavano all'unanimità documenti in difesa del territorio. Seduta sciolta quasi all’una per mancanza del numero legale, nonostante gli ultimi tentativi e le telefonate notturne per ricondurre in aula anche un solo consigliere (quel che sarebbe bastato per portare a termine gli ultimi atti di ordinaria amministrazione) e via libera al commissariamento. Per una liquidazione che a questo punto sarà gestita tutta da lontano. L'agonia della Provincia si consuma in cinque ore o giù di lì, da quando il centrosinistra prende consapevolezza che la tanto sbandierata nuova maggioranza che avrebbe dovuto sostenere una Giunta a guida Elisa Coassin non c'è. E non c'è mai stata...
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