Morte di Laura Pin, i Ris dei carabinieri concentrati su alcune tracce di sangue: il sopralluogo nella villetta

Si indaga sulla fine di Laura Pin, la 74enne deceduta in circostanze sospette in via Bassi a Fiume Veneto

Giovedì 13 Luglio 2023 di Redazione
I Ris dei carabinieri a Fiume Veneto

FIUME VENETO - Sono rimasti nella villetta di via Bassi per diverse ore, bardati di tutto punto. Ma com’era prevedibile, l’attenzione dei militari del Ris dei carabinieri è stata catalizzata da una sola stanza in particolare: la camera in cui dormiva Laura Pin, la 74enne morta in circostanze sospette in via Bassi a Fiume Veneto.

Un lavoro minuzioso, quello degli esperti del reparto investigazioni scientifiche, svolto grazie alla tecnica del luminol, il composto chimico che serve alla rilevazione delle tracce ematiche. Quindi del sangue. 


IL LAVORO


Gli specialisti del Ris si sono concentrati nella zona della camera vicino al letto sul quale dormiva Laura Pin. E avrebbero notato sopra ogni cosa alcune tracce di sangue a terra. Tutto materiale che è stato campionato e che ora sarà spedito per le analisi di laboratorio, i cui risultati non arriveranno in qualche ora. Ci vorrà tempo. Sarà il segnale che porterà alla tesi della caduta accidentale oppure si tratterà di un altro elemento a vantaggio dell’accusa che indica nel marito Severino Sist il principale indiziato con l’accusa di omicidio aggravato? Dettagli che è ancora impossibile chiarire. Operativi già di primo mattino, i militari del Ris hanno cooperato con la Scientifica di Pordenone, il nucleo investigativo e i reparti locali delle forze dell’ordine. Lo scopo è di fare chiarezza sulla morte di Laura Pin. Intanto il marito della donna, il 75enne Severino Sist, è ancora in stato di fermo per omicidio e si trova in una struttura di San Vito al Tagliamento. Già da oggi, però, l’abitazione di via Bassi potrebbe tornare disponibile dopo il sopralluogo del Ris. Il lavoro di ieri mattina è stato portato a termine con tute asettiche, mascherine, guanti e tutte le precauzioni del caso. Di fronte all’abitazione di Sist anche la figlia della coppia, accompagnata dal marito, entrambi ancora visibilmente sconvolti dalla vicenda. 


IL QUADRO


Intanto i legali di Severino Sist, Antonino Di Pietro e Alessandro Magaraci, hanno deciso di percorrere la strada dell’impugnazione dell’ordinanza di custodia cautelare. Il documento sarà depositato oggi e servirà a chiedere al Riesame una misura meno pesante. Nemmeno i domiciliari, quindi. Sist, tramite i suoi legali, nei giorni scorsi ha continuato a dichiararsi innocente, sostenendo che la moglie sarebbe caduta accidentalmente dal letto. Nel 2019 era stato accusato di violenza domestica: il processo si era concluso con il patteggiamento e la donna si era allontanata dal marito per questioni di sicurezza, per poi ritornare nell’abitazione con il merito poco tempo dopo. Sempre negli scorsi giorni l’esame autoptico aveva fatto in modo che gli investigatori si concentrassero sulle ecchimosi riportate sul volto della donna. Da qui la decisione di coinvolgere il reparto di investigazioni scientifiche, giunto ieri mattina in via Bassi 53 verso le 9.30. Solo dopo diverse ore, nel primo pomeriggio, si sono concluse le operazioni del reparto specializzato dei carabinieri. Gli esiti delle analisi svolte in loco e le possibili prove prelevate sia dall’abitazione e sia dal garage dei Sist saranno disponibili a gli inquirenti solo nelle prossime settimane, magari mettendo un punto definitivo alla questione, ancora nebulosa, che ha sconvolto la comunità di Fiume Veneto. 

Ultimo aggiornamento: 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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