PORDENONE - Concorrenza sleale tra pompe funebri punita dal Tribunale di Pordenone con una doppia condanna a otto mesi di reclusione. Ai due imputati - impresario e infermiera conviventi - il collegio presieduto dal giudice Eugenio Pergola (a latere Rodolfo Piccin e Roberta Sara Paviotti) ha concesso il doppio beneficio della sospensione della pena e della non menzione. Il pm Maria Grazia Zaina aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi di reclusione per entrambi gli imputati. Nel mirino c’erano quattro telefonate ad altrettanti potenziali clienti fatte tra il novembre 2012 e il gennaio 2013 dall’impresario di pompe funebri Daniele Checchin, 36 anni, di Fontanafredda. Secondo la Procura, a fornirgli i nominativi dei parenti sarebbe stata la convivente, Debora Da Ros, 32 anni, infermiera in Seconda medica all’ospedale di Pordenone.
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