Emergenza idrica, cisterne comunali pronte e sacchi d'acqua distribuiti dalla Protezione civile

Domenica 24 Luglio 2022 di Chiara Muzzin
La sacche d'acqua distribuite a San Vito
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SAN VITO - Il problema della siccità nei comuni del mandamento sanvitese si presenta con sfumature diverse. Se a San Vito è scattato il piano d’emergenza idrica e a Valvasone Arzene sono stati chiusi da qualche giorno la roggia e il torrente Rupa, a Casarsa le segnalazioni di difficoltà non mancano, anche se restano contenute, mentre a Sesto al Reghena e Morsano la situazione appare per il momento più tranquilla. Non è ancora partita, stando a quanto rilevato dal sindaco Alberto Bernava, la “corsa” alle taniche a San Vito, dove i cittadini sono stati invitati all’acquisto dei recipienti per far fronte all’eventuale aggravarsi delle criticità. «In caso di necessità, prima verranno fornite le cisterne appartenenti al Comune - specifica Bernava - L’emergenza durerà a lungo, ma fortunatamente non siamo ancora in quella fase». «Sono invece diventate ordinarie le segnalazioni di cittadini rimasti a secco nelle proprie abitazioni – specifica -: è successo anche ieri in un condominio».

SACCHI D’ACQUA

I problemi per ora vengono tamponati attraverso gli interventi degli idraulici, impegnati in lavori di sfiato e abbassamento delle tubazioni, e da pochi giorni anche grazie al supporto dei sacchi d’acqua ritirati dalla Protezione Civile di San Vito la scorsa settimana al Cafc di Udine.

Il Consorzio Acque del Friuli fornirà ulteriori riserve di oro blu nei prossimi giorni. Il piano d’emergenza, poi, prevede la possibilità – per chi dovesse avere problemi idrici non risolvibili con l’intervento di un tecnico, di acquistare cisterne e ottenere rifornimenti di acqua grazie alla sinergia instaura tra Comune, Protezione Civile e Lta. I tre enti coinvolti nel piano si riuniranno ad un tavolo previsto per lunedì a mezzogiorno, dove verranno approfondite ulteriormente le questioni legate all’emergenza.

FALDA IN SOFFERENZA

Anche a Casarsa è stato avviato dal Comune un servizio di distribuzione dell’acqua. Lo spiega il vicesindaco Ermes Spagnol: «Nelle abitazioni dove ci sono problemi, se i residenti si muniscono della cisterna, noi andiamo a riempirla due volte a settimana, al martedì e al venerdì. Diamo acqua non potabile proveniente dai nostri serbatoi. Ne stiamo acquistando altri due per aumentare la dotazione per eventuali necessità». Ma per ora, assicura il vicesindaco, «la situazione è sotto controllo e riusciamo a gestirla in autonomia. Lta è pronta a intervenire rifornendo i recipienti di acqua se ci sono almeno 10 segnalazioni di famiglie che ne hanno bisogno». Non è il caso di Casarsa, anche se «a inizio settimana c’è stato un momento di panico, con 7 o 8 segnalazioni di casi problematici, dovuti all’abbassamento della falda e risolti con l’allungamento della pesca del motorino». «A venerdì – conclude Spagnol – le segnalazioni sono diventate soltanto due».

GLI ALTRI COMUNI

Differenti le problematiche registrate a Valvasone Arzene. «Dal punto di vista delle famiglie, la situazione è ancora tranquilla – afferma il sindaco Markus Maurmair –: avendo l’acquedotto insieme a San Martino non stiamo soffrendo». Difficile è, invece, il contesto ambientale circostante. «Il fatto che il Consorzio di bonifica abbia deciso di chiudere la roggia e il torrente Rupa crea difficoltà al mondo dell’agricoltura e all’ambiente – continua Maurmair -: i piccoli animali non hanno più fonti di approvvigionamento d’acqua». Anche il sindaco Marcello Del Zotto descrive «tranquilla la situazione a Sesto al Reghena», dove si rilevano solo «piccoli casi di flussi ridotti in qualche pozzo nella zona di Banduzzo». «Siamo l’ultimo comune delle risorgive – conclude Del Zotto –: quando andiamo in difficoltà noi vuol dire che proprio non c’è più acqua». Analogo il caso di Morsano: l’assessore con delega alla Protezione Civile Giuliano Biasin sostiene «che non ci sono richiami d’emergenza, ma qualche pompa ha smesso di funzionare anche da noi. Nelle case, però, fortunatamente c’è acqua».

L’ASSEMBLEA

Di acqua si è parlato anche nell’assemblea pubblica di venerdì sera a San Vito, organizzata da Comitato per la difesa del Friuli rurale, Comitato ABC, Cordicom FVG e Coordinamento di difesa ambientale e climatica della Bassa Friulana. Dopo un aggiornamento sulla questione Kronospan, sono stati contestati la gestione delle acque artesiane e Lta per «la copiosità dei prelievi», riferiscono dal Comitato ABC. Hanno partecipato oltre 400 persone ed è intervenuto anche il consigliere regionale Christian Sergo. 

Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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