​ChatGpt nemico o alleato della scuola? Per la prima volta in Friuli l'intelligenza artificiale arriva in cattedra

Cinquantaquattro istituti del Friuli Venezia Giulia "sfidano" gli assistenti cognitivi evolutivi

Martedì 26 Settembre 2023 di Camilla De Mori
ChatGpt nemico o alleato della scuola? Per la prima volta in Friuli l'intelligenza artificiale arriva in cattedra

Cinquantaquattro scuole friulane “sfidano” l’intelligenza artificiale con un progetto pilota che in Italia non ha eguali. Obiettivo, fare di ChatGpt e di altri “assistenti cognitivi” non dei nemici da combattere con divieti, peraltro facilmente aggirabili (per evitare, per esempio, che i ragazzi si facciano fare i compiti dall’intelligenza artificiale o superino i test con l’aiutino virtuale), ma degli alleati per migliorare il lavoro di presidi, insegnanti e impiegati oltre che per dare a ragazzi e ragazze uno strumento in più per il loro futuro. 


LINEE GUIDA
A promuovere il progetto “Costruire il futuro” è il Liceo classico Stellini di Udine, guidato dal preside Luca Gervasutti, capofila di una rete di 54 istituti del Friuli Venezia Giulia, dalle elementari alle superiori, che saranno coinvolti in una serie di attività dal 2 ottobre al maggio 2024. Meta finale, la redazione delle linee guida destinate alle scuole, per suggerire i modi in cui integrare l’intelligenza artificiale generativa «nella pratica educativa e nell’ambito organizzativo-amministrativo» con l’obiettivo di introdurre dei miglioramenti. «Le linee guida saranno presentate a fine maggio in un convegno.

Il ministero dell’Istruzione, la Regione e l’Ufficio scolastico regionale sono stati tutti coinvolti. Ho già ricevuto dalla direttrice dell’Usr Daniela Beltrame e dall’assessore regionale Alessia Rosolen una comunicazione in cui si dicono fortemente interessate all’iniziativa. Nei prossimi giorni è stata preannunciata anche una lettera del ministro Valditara, che è stato messo a conoscenza del progetto e ci farà avere un suo testo che leggerò il 2 ottobre, quando partirà ufficialmente il corso». Studentesse e studenti come spiega Gervasutti, saranno chiamati in causa «attraverso le quattro consulte studentesche, una per provincia. Ogni consulta può individuare fino a sei studenti, per un totale di 24 che parteciperanno al percorso e lavoreranno alla redazione delle linee guida». Delle 54 scuole, fra elementari, medie e superiori (28 della provincia di Udine, 16 del Pordenonese, 5 di Trieste e 5 dell’Isontino), saranno poi coinvolti due docenti per istituto. In totale, quindi, fra professori, presidi e studenti, poco meno di duecento persone lavoreranno per “Costruire il futuro”. «Visto che in diversi istituti c’erano richieste ben più numerose abbiamo deciso di trasmettere in streaming tutte le attività». Nella seconda parte dell’anno scolastico, a primavera, «in collaborazione con alcuni formatori dell’associazione Mec faremo delle sperimentazioni per le scuole che vorranno aderire: porteremo in classe questi strumenti e vedremo come utilizzarli».

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LE ATTIVITÀ
L’intelligenza artificiale, come dice Gervasutti, «è già parte integrante della nostra vita: riconoscimento vocale, facciale, testuale, sono solo alcuni esempi a cui siamo ormai abituati». L’avvento di ChatGpt ha dato un’accelerata. «L’alfabetizzazione sull’intelligenza artificiale non è presente nei programmi scolastici, ma ChatGpt ha creato la necessità di affrontare questo tema con urgenza». Ma come? Gervasutti pensa per esempio alla possibilità di personalizzare l’apprendimento, a nuovi metodi di valutazione dei progressi scolastici, alla progettazione, somministrazione e valutazione di test ed esercitazioni, ma anche, per gli impiegati, all’automazione dello svolgimento di alcuni compiti amministrativi. L’intelligenza artificiale generativa, insomma, potrebbe essere utilizzata per creare tutor virtuali o sistemi di valutazione automatica per supportare i docenti, oppure, fra gli amministrativi, per “arruolare” degli assistenti virtuali che possano rispondere on line ai quesiti delle famiglie (allo Stellini, scuola pioniera, il Chatbot c’è da due settimane e ha avuto già più di mille interazioni). L’insegnante, però, non sarà mai sostituito da un algoritmo, assicura il preside. «L’intelligenza artificiale non sarà mai in grado di motivare e ispirare gli studenti, di individuare i loro punti di forza e debolezza e di fornire un supporto emotivo e sociale».

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