RAVENNA - Allarme attentato al comando provinciale dei carabinieri di Ravenna. Ieri pomeriggio un’auto Fiat 600 ha sfondato a tutta velocità le barre di protezione dell’ingresso, entrando nell’area della caserma proprio mentre usciva una gazzella dei militari. A bordo padre e figlio, di Pordenone, che urlavano di avere una bomba a bordo.
I due sono stati subito fermati e arrestati: appena identificati, l’allerta si è esteso ovviamente anche a Pordenone, in via Fontanazze, dove i due (Natale e Antonio Lucido, 46 e 75 anni di origini palermitane), sono residenti. Si è scoperto che non avevano esplosivo nè in auto nè nelle borse. Ed è molto probabile che non si siano nemmeno resi conto che i carabinieri, visto l’innalzamento del livello d’allerta antiterrorismo, avrebbero potuto cominciare a sparare contro di loro.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA I due sono stati subito fermati e arrestati: appena identificati, l’allerta si è esteso ovviamente anche a Pordenone, in via Fontanazze, dove i due (Natale e Antonio Lucido, 46 e 75 anni di origini palermitane), sono residenti. Si è scoperto che non avevano esplosivo nè in auto nè nelle borse. Ed è molto probabile che non si siano nemmeno resi conto che i carabinieri, visto l’innalzamento del livello d’allerta antiterrorismo, avrebbero potuto cominciare a sparare contro di loro.
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