Rapina e botte agli anziani coniugi, la polizia stringe il cerchio: la banda è ancora in zona

Giovedì 1 Settembre 2022 di Marina Lucchin
La casa assaltata dai rapinatori: picchiati i due anziani coniugi

PADOVA - Si stringe il cerchio sugli autori della rapina nella villetta di via Asiago dove hanno picchiato i due anziani proprietari per andarsene, infine, con il misero bottino di pochi gioielli di modesto valore e le fedi delle loro vittime. Il timore era che i malviventi, subito dopo il colpo del 19 agosto, fossero già espatriati, invece c'è la certezza che la banda, composta almeno quattro uomini, sia ancora in zona. La polizia sta seguendo una pista ben definita e circoscritta a un ambiente, vicino quello dei nomadi. Si tratta sicuramente di stranieri, che la Squadra mobile avrebbe già identificato grazie alle analisi tecniche eseguite anche nella villetta, dove i malviventi hanno lasciato delle tracce biologiche e impronte, analizzate dalla Scientifica. Fondamentale anche la scia lasciata dagli pneumatici dell'automobile, che ha consentito di ricostruire la via di fuga.
Da una settimana la polizia, con l'aiuto anche carabinieri e guardia di finanza, sta dando la caccia a quei quattro violenti, setacciando tutta la provincia, e oltre. Sì, perchè, i banditi non hanno messo in conto una cosa: giovedì l'asfalto era bagnato. E così gli pneumatici dell'auto utilizzata per scappare hanno lasciato delle tracce e gli inquirenti hanno individuato con certezza la loro via di fuga: le scie conducono verso la tangenziale. E qui gli investigatori hanno sfruttato le numerosissime telecamere che costellano il tragitto e le strade limitrofe, compresi i varchi nelle maggiori arterie che portano fuori provincia per controllare tutte le auto in entrata e in uscita.

LA TASK FORCE
I vertici della questura hanno fatto sapere già all'indomani della rapina che è stata disposta l'intensificazione dei servizi di controllo del territorio, in particolare nelle ore serali e notturne, anche attraverso lo svolgimento di mirati posti di controllo alla ricerca di veicoli e persone sospette secondo una pianificazione che ha coinvolto, appunto, anche carabinieri e guardia di finanza.
«Sotto il profilo dell'attività di polizia giudiziaria - spiegano dalla questura - gli uffici a ciò deputati stanno alacremente procedendo nelle indagini, non tralasciando alcuna pista investigativa grazie anche allo sviluppo degli elementi raccolti in sede di sopralluogo dalla Polizia Scientifica».
Analisi e controlli che hanno consentito di ridurre le ipotesi e puntare su individui ben precisi, già con precedenti.
Fondamentali, come detto, sono i fotogrammi raccolti dalla videosorveglianza comunale, ma anche altre tracce, quelle biologiche lasciate dai quattro banditi nella casa degli anziani coniugi.

L'obiettivo degli inquirenti è quello di velocizzare i tempi d'azione per evitare che il commando possa avventurarsi in altre azioni criminali

LE PISTE
Dalla descrizione fatta da uno sconvolto Paolo Piotto, l'83enne legato dai banditi, che è stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di 20 giorni, il dato che pare certo è che i malviventi erano originari dell'Est. La vittima conosce rudimentalmente qualche parola di origine slava, e ha riconosciuto alcuni vocaboli. Dalla loro voce e corporatura si tratta di persone giovani, sotto i 30 anni.

IL PIANO
Probabilmente il commando si era preso qualche giorno per studiare bene il piano prima di agire. Hanno individuato un abitazione abbastanza lussuosa ma isolata, poi hanno lasciato l'auto all'uscita di via Asiago e hanno atteso che qualcuno aprisse la porta, invece che forzarla, in modo tale da evitare di perdere tempo e rischiare di farsi scoprire, con conseguente chiamata di emergenza da parte degli inquilini. E tutto, in effetti, è andato liscio, come da piani. Salvo il fatto che piovesse, il che ha consentito agli inquirenti di stabilire immediatamente quale via di fuga sia stata intrapresa. Le scelte d'altro canto erano solo due: o percorrere tutta via Asiago e poi proseguire per via Adria e finire in via Armistizio, oppure svoltare verso Voltabrusegana attraverso stradine di campagna, o, altrimenti, andare dritti in tangenziale dove forse avevano un'auto pulita che li aspettava.

Ultimo aggiornamento: 08:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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