PADOVA - Alle ore 22.40 di ieri, mercoledì 4, tre pattuglie sono intervenute in zona Stanga presso una famiglia romena per lite in famiglia, insieme al 118.
Sul posto, in strada, gli operanti trovavano il marito della richiedente, un romeno di 44 anni, in stato di forte agitazione con un coltello da cucina in mano. Gli agenti a fatica riuscivano a bloccarlo e disarmarlo. Entrati in casa, la moglie, una rumena 42enne, ancora terrorizzata, riferiva che il marito, rincasato verso le 21 in preda ai fumi dell’alcool, come d’abitudine l’aveva insultata incurante della presenza dei due figli, un 21enne e una bambina di 3 anni.
Oltre alle ingiurie, il marito l’aveva minacciata di morte con l’utilizzo di un cutter, col quale successivamente si era tagliato volontariamente l’avambraccio sinistro. Subito dopo, aveva afferrato un grosso coltello da cucina e se lo era puntato al petto manifestando l’intenzione di suicidarsi. Dopo che il figlio era riuscito a convincerlo a desistere dall’intento suicida, l’uomo usciva di casa dando così la possibilità alla sua famiglia di chiuderlo fuori e chiamare il 113. La donna è stata accompagnata in Questura ove ha formalizzato la denuncia nei confronti del marito mentre l’uomo è stato trasportato al pronto soccorso per essere medicato. Dopo le sue dimissioni è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate e trasferito presso la casa circondariale di via Due Palazzi.
Ultimo aggiornamento: 17:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sul posto, in strada, gli operanti trovavano il marito della richiedente, un romeno di 44 anni, in stato di forte agitazione con un coltello da cucina in mano. Gli agenti a fatica riuscivano a bloccarlo e disarmarlo. Entrati in casa, la moglie, una rumena 42enne, ancora terrorizzata, riferiva che il marito, rincasato verso le 21 in preda ai fumi dell’alcool, come d’abitudine l’aveva insultata incurante della presenza dei due figli, un 21enne e una bambina di 3 anni.
Oltre alle ingiurie, il marito l’aveva minacciata di morte con l’utilizzo di un cutter, col quale successivamente si era tagliato volontariamente l’avambraccio sinistro. Subito dopo, aveva afferrato un grosso coltello da cucina e se lo era puntato al petto manifestando l’intenzione di suicidarsi. Dopo che il figlio era riuscito a convincerlo a desistere dall’intento suicida, l’uomo usciva di casa dando così la possibilità alla sua famiglia di chiuderlo fuori e chiamare il 113. La donna è stata accompagnata in Questura ove ha formalizzato la denuncia nei confronti del marito mentre l’uomo è stato trasportato al pronto soccorso per essere medicato. Dopo le sue dimissioni è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate e trasferito presso la casa circondariale di via Due Palazzi.
