Istat, le province venete al vertice della classifica sul benessere. Al top Padova, Vicenza e Verona

Rispetto all'Europa il Veneto si colloca ai livelli più alti per speranza di vita e minore mortalità infantile a metà per giovani che non lavorano e non studiano

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Redazione web
La basilica del Santo a Padova

VENEZIA - Le province venete hanno livelli di benessere relativo tra i più elevati in Italia, specie a Padova, Vicenza e Verona. Rispetto all'Europa il Veneto si colloca ai livelli più alti per speranza di vita e minore mortalità infantile, per la partecipazione elettorale e l'innovazione. Si colloca invece a metà graduatoria per la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano, e per la partecipazione alla formazione continua. I dati emergono dal nuovo report sul benessere equo e sostenibile dei territori («BesT») elaborato dall'Istat, che offre un'analisi integrata degli indicatori a livello territoriale.

Classificando le province italiane in cinque classi di «benessere relativo» per l'ultimo anno di riferimento (2020-2022), il 31,4% colloca quelle venete nella classe di benessere più elevata; nel complesso il 52,9% le assegna alle classi medio-alta e alta.

La media delle province del Nord-est è rispettivamente 29,3 e 56,1%. I segnali di svantaggio sono meno frequenti: poco meno del 27% delle misure si concentra nelle due classi di benessere relativo più basse (la media del Nord-est è 25,2%). Nell'ultimo anno i livelli di benessere relativo maggiori si osservano nelle province di Padova (oltre il 60% degli indicatori alti e medio-alti), Vicenza e Verona (entrambe 57,4%).

I risultati migliori si registrano nel Lavoro e conciliazione dei tempi di vita (64,3% alta, il 28,6% medio-alta). La provincia più svantaggiata è Rovigo, che nell'ultimo anno si trova nelle due classi di coda della distribuzione nazionale per il 39,3% degli indicatori. Riguardo all'Ambiente il 34,6% degli indicatori è nelle due classi di coda, per la qualità dell'aria e la disponibilità di verde urbano nei capoluoghi, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in rapporto ai consumi a livello provinciale. I maggiori squilibri si osservano nel profilo della provincia di Treviso, con un'alta percentuale di indicatori nelle due classi estreme. Per Salute e Sicurezza, oltre la metà degli indicatori evidenzia ampi divari tra la provincia con i risultati migliori e quella con i risultati peggiori. Invece, la distanza tra le province venete è minima per Lavoro e conciliazione dei tempi di vita e Benessere economico. 

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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