Abano. La famiglia di Alfred, morto in un incidente in moto: «Vogliamo sapere la verità su quanto accaduto»

Un malore, una distrazione, un guasto meccanico: perché il 20enne ha invaso la corsia opposta?

Giovedì 21 Marzo 2024 di Eugenio Garzotto
Alfred Vocaj, l'incidente

ABANO (PADOVA) - Rimane tutta da chiarire la dinamica del terribile incidente stradale che martedì mattina è costato la vita ad Alfred Vocaj, il 20ene di origine albanese residente ad Abano, morto nel tremendo impatto fra la sua Aprilia 125 e una Fiat Freemont sulla strada regionale 47. La polizia locale di Padova, intervenuta per i rilievi, sentirà nei prossimi giorni i testimoni che stavano transitando sulla direttissima al momento del sinistro.

L’unico dato certo per ora è che la moto di Vocaj ha effettuato una secca invasione della corsia di marcia opposta. Impossibile per il conducente del Freemont, un 57enne residente in provincia di Firenze, evitare l’impatto nonostante una disperata frenata.

Le ipotesi sull'incidente

Ma cosa ha provocato il salto di carreggiata? Tutte le ipotesi, in attesa dell’esito degli accertamenti, sono prese in considerazione dalla Municipale, da una distrazione del centauro a un guasto meccanico, senza escludere un improvviso malore. Al momento, l’unica dichiarazione agli atti è quella del conducente della Fiat che ha raccontato agli agenti di esserselo trovato improvvisamente davanti mentre da Padova procedeva in direzione di Abano. Alfred Vocaj si stava invece recando al lavoro, presso un’autofficina nelle vicinanze del Centro Giotto. Ieri, nell’abitazione della famiglia Vocaj al civico 4 di via San Marco, sono proseguite le visite di parenti e conoscenti che cercavano di confortare come meglio potevano il padre Gjeke, titolare di un’impresa edile con sede nella città termale, la mamma Doriane, impiegata in un hotel delle Terme, e la sorellina minorenne di Alfred. Un mesto pellegrinaggio di chi ancora fatica a comprendere come una vita così giovane sia stata spezzata in un attimo. E che pretende che sulle cause del sinistro costato la vita al ventenne meccanico sia fatta piena chiarezza. «La Polizia locale, quando ci ha informato, non ci ha detto molto – sottolinea un cugino di Alfred - si sono limitati a comunicarci che era morto in uno scontro. Noi vogliamo sapere che cosa è davvero accaduto». Chiunque abbia conosciuto il ragazzo racconta di come fosse estremamente prudente quando si metteva alla guida di un veicolo. Nessuna spavalderia, insomma. La consapevolezza dell’estrema pericolosità di certi comportamenti, al volante di un’auto oppure in sella a una moto, gli derivava proprio dalla grande passione che nutriva per la meccanica e per i motori. Appena una settimana prima di perdere tragicamente la vita aveva iniziato a lavorare nell’autofficina, distinguendosi per puntualità e impegno. Un progetto di vita voluto con intensità, al punto che aveva iniziato a frequentare anche un corso di specializzazione per migliorare le sue competenze. La patente di guida l’aveva conseguita da appena un anno. «Di una cosa siamo tutti convinti – prosegue il cugino - se ha d’improvviso invaso la corsia opposta e si è scontrato con l’auto non è stato per colpa sua. Ma non abbiamo alcuna notizia in più rispetto a quello che ci è stato detto dalla Polizia locale. Vogliamo sapere tutta la verità».

Ieri i famigliari di Alfred si sono recati a Padova per ritirare gli effetti personali che il ragazzo aveva con sé al momento dello scontro che gli è costato la vita. «La sua famiglia è letteralmente annientata – racconta ancora il congiunto - chi ne sta soffrendo di più e la madre. Il papà cerca coraggiosamente di farsi forza ma lei si regge in piedi a fatica. E la sorellina di Alfred non riesce a farsene una ragione; per ora non ce la fa neppure ad accettare quanto è accaduto». La salma del giovane è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’università di Padova, a disposizione dell’autorità giudiziaria. «Non sappiamo se faranno l’autopsia – concludono i parenti del ragazzo - nessuno di noi lo ha ancora potuto vedere».

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Ultimo aggiornamento: 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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