Omicidio Cecchettin. Il funerale di Giulia celebrato in Prato della Valle. Nel post di papà Gino, la figlia e la moglie con le ali da angelo

L'ultimo saluto alla 22enne di Vigonovo sarà dato nella basilica di Santa Giustina. Un momento riservato di preghiera sarà fatto invece a Saonara

Giovedì 23 Novembre 2023
Giulia Cecchettin

PADOVA  - Una messa in centro a Padova e una preghiera a Saonara. Saranno queste le ultime tappe di Giulia prima della sepoltura. Il funerale della ventiduenne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta di Torreglia non è stato ancora fissato perché si attende l’autopsia in programma l’1 dicembre. Un dato certo è però emerso nel tardo pomeriggio di ieri. Le esequie, in un primo tempo previste nella parrocchia di Saonara, sono state spostate alla basilica di Santa Giustina in Prato della Valle per consentire l’arrivo delle migliaia di persone attese. Confermata la presenza del vescovo Claudio Cipolla, una volta terminata la messa il corteo funebre si sposterà nella parrocchia di Saonara.

Qui il feretro rimarrà una trentina di minuti in chiesa. Terminato il momento di raccoglimento verrà tumulato nel cimitero di Saonara dove già riposa la mamma di Giulia. 

IL POST DI PAPÁ GINO

Una foto creata a computer con quelle che sembrano le porte del paradiso e loro, Giulia e la sua mamma, con delle ali da angelo che si abbracciano sugli scalini. In alto, i loghi di Non una di meno e il fiocco rosso contro la violenza sulle donne. Questo l'ultimo post condiviso sui social da papà Gino Cecchettin accompagnato dalla scritta: «I miei amori». 


IL MOTIVO
Mi ha contattato il padre di Giulia riferendomi che ha notizia dell’arrivo di migliaia di persone al funerale della figlia - ha detto ieri sera la sindaca di Saonara Michela Lazzaro -. Questo l’ha portato a studiare un piano alternativo per fare in modo che il tutto si svolga nella massima sicurezza e in spazi idonei. Mi ha anche garantito che è fondamentale e fortemente voluto anche un passaggio in chiesa a Saonara per un momento di riflessione più intimo prima della sepoltura. In serata ho avuto conferma di questo cambio di programma anche dal parroco di Saonara don Francesco Monetti». 


IL PAESE
«Nonostante il momento di dolore sono convinto che sarà proprio Elena, e i giovani con i suoi stessi valori, ad aiutarci a uscire da questo dramma». Le parole del sindaco di Vigonovo, Luca Martello, fotografano un momento importante del “dopo” la tragedia che ha colpito la famiglia Cecchettin e tutta Italia. L’eredità di Giulia Cecchettin vivrà nelle azioni della sorella: nonostante il consueto riserbo, dovuto al ruolo di legale della famiglia Cecchettin, anche Stefano Tigani crede che Elena abbia appena cominciato la sua battaglia. «Non mi esprimo sulla questione politica e sulle polemiche dei giorni scorsi, non è il mio ruolo - puntualizza il legale dei Cecchettin - ma, come ha detto Gino, il papà di Giulia, se la battaglia di Elena farà nascere qualcosa, che sia per tutte le altre Giulie d’Italia. Fin da subito Gino Cecchettin è stato chiaro: questa sarà la battaglia della vita di Elena, l’eredità di sua sorella. Come padre, Gino intende fare la sua parte, nonostante il dolore, per tutte le donne che si possono ancora salvare. Elena avrà supporto da parte mia, anche solo per suggerimenti e consigli». La sorella di Giulia sta trovando la forza di mettersi a disposizione degli altri: «Trovo straordinaria - prosegue Tigani - la forza di chi riesce ad aiutare il prossimo nonostante la sofferenza, come se proprio dal dolore venisse la spinta ad aprirsi agli altri. Serve qualcosa che ci scuota come società, che ci faccia scattare, uscire dalla nostra zona di comfort: e purtroppo si tratta sempre di tragedie come quella di Giulia». 
L’avvocato dei Cecchettin sottolinea la straordinaria vicinanza di «quella parte bella d’Italia che si è stretta intorno a questa famiglia. Questo è l’unico aspetto incoraggiante di questa brutta vicenda, la sinergia straordinaria di tutta la comunità. Ed è proprio dalla comunità che arriva la forza necessaria a fare una rivoluzione».


FIORI IN MUNICIPIO
Intanto ieri il municipio di Vigonovo è diventato un altare laico: le centinaia di fiori depositati davanti all’abitazione dei Cecchettin da concittadini, ma anche da persone arrivate da tutta la regione e addirittura da tutta Italia, come testimonia il fioraio del paese, sono state spostate sulla scalinata del municipio, dove è stata anche installata una gigantografia con una bella foto della giovane e la scritta “ti vogliamo bene”. 
La comunità di Vigonovo continua a stringersi virtualmente ma anche fisicamente alla famiglia Cecchettin: questo paesino, che nel giro di qualche centinaia di metri ha tutto ciò che serve per essere considerato “casa” dai propri abitanti, in questi giorni ha dato prova di calore, umanità e vicinanza a una famiglia straziata dal dolore. «Tanti bussano alle porte del municipio per dare idee e suggerimenti per ricordare Giulia - racconta il sindaco - ma anche per far sì che il suo sacrificio non sia stato vano. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà e proposte anche dal mondo dell’imprenditoria locale, soprattutto dalle aziende del calzaturiero». 
 

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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