Padova. Covid, boom di richieste per i vaccini ma non tutti riescono a prenotarsi

Martedì 19 Dicembre 2023 di Elisa Fais, Alberto Rodighiero
Vaccino

PADOVA - E' scattata la corsa ai vaccini prima delle Festività con l'obiettivo di proteggersi dai due virus più temuti della stagione invernale: l'influenza e il Covid. Siamo a metà dicembre ma si registrano già numeri da record per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale: ad oggi le somministrazioni hanno già superato quota 170mila, ancora 10mila richieste e si raggiungerà il primato "post-pandemia" dello scorso anno (180mila). Più complessa la situazione sul fronte antiCovid: la domanda del vaccino tra la popolazione è alta, ma l'offerta fatica a dare risposte a 360 gradi su tutto il territorio. Il risultato è che i posti a disposizione sul portale Ulss vanno a ruba in poche ore, attualmente le agende mostrano tutto esaurito in otto sedi su nove attive in provincia (rimane qualche posto solo all'ospedale ai Colli). Non sono pochi i padovani che, colti dallo sconforto, si presentano direttamente ai distretti e aspettano pazientemente in coda nella speranza di essere vaccinati. Finora hanno ottenuto il vaccino contro il Covid 31mila persone che si sono rivolte a Distretti, medici di base, pediatri, farmacie e case di riposo. «Constatiamo una discrepanza tra domanda e offerta, ma l'aspetto positivo è che i cittadini vogliono proteggersi - afferma il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Euganea, Luca Sbrogiò -. Presto metteremo a disposizione altri appuntamenti per vaccinazioni antiCovid in Ulss 6 e, intanto, l'Azienda Ospedale Università di Padova ci è venuta incontro aprendo nuovi slot per tutto il mese di dicembre e gennaio presso l'ambulatorio di Malattie infettive. Alla base di questa situazione, oltre all'alta richiesta, ci sono le difficoltà di gestione delle vaccinazioni antiCovid.

Ogni fiala contiene 6 dosi e necessita di un'attenta conservazione legata alla catena del freddo: ciò significa che per i medici di famiglia non è così semplice organizzare sessioni vaccinali per i propri assistiti. Affiancare l'antinfluenzale e l'antiCovid è un percorso auspicabile ma complesso, perché non si può improvvisare». Per prenotare l'antiCovid in Azienda ospedaliera basta collegarsi al sito dell'ente: molti i posti disponibili.

LE CONSEGUENZE

Secondo le stime degli esperti, il picco dell'influenza stagionale è atteso per Natale. Mentre il Covid va a ondate, di minore entità rispetto al passato, ma comunque da tenere sotto controllo. «Troppi pensano che il Covid sia scomparso - afferma Sbrogiò - Ora i dati del tracciamento sono sottostimati perché molti non si fanno il tampone, ma comunque il trend mostra una curva più lieve. Oggi in provincia l'incidenza Covid è di 176 casi ogni 100mila abitanti, la soglia di sicurezza sarebbe 50 casi ogni 100mila ma è anche vero che nei momenti più critici della pandemia abbiamo raggiunto i 2.600». Negli ospedali del territorio - da Cittadella a Piove di Sacco - attualmente si contano 56 pazienti ricoverati positivi al Covid dei quali due in terapia intensiva. «Non c'è pressione nei reparti ospedalieri - rassicura Sbrogiò - Il virus non spaventa come in precedenza, ma rimane pericoloso per i fragili e per gli anziani che vanno incontro più facilmente a polmonite da Covid».

IL CASO

Un altro problema riguarda, invece, gli anziani non autosufficienti che non sono in grado di raggiungere il centro vaccinale. In teoria, questi pazienti dovrebbero ricevere il vaccino a domicilio dai medici di base. Questo, però, avviene assai di rado. A denunciare il problema è il presidente dell'Associazione commercianti del centro storico Massimiliano Pellizzari. «Una mia parente ultranovantenne allettata, fragile, affetta da varie patologie croniche non ha la possibilità di effettuare il vaccino anti Covid in quanto ho scoperto incredibilmente che non esiste una struttura preposta a svolgere questa funzione - ha spiegato ieri Pellizzari - dopo la mia denuncia sui social, sono stato contattato dall'Ulss 6 che mi ha invitato a chiamare l'ufficio relazioni con il pubblico attraverso il quale sarebbe stato possibile accedere al loro servizio di vaccinazione a domicilio. Io quel numero l'ho chiamato, ma mi è stato spiegato che il sevizio non è disponibile. A questo punto non so più che cosa pensare». 

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