L'avvocato Molinari stroncato dal male a 59 anni: guidava il Cenacolo

Martedì 17 Ottobre 2023 di Andrea Miola
A destra Manuele Molinari, a sinistra il sindaco Giordani

PADOVA - Un affermato avvocato e un vero appassionato dello sport e dei suoi valori, ma nel complesso una persona di successo in qualunque ambito svolgesse la propria attività. Questo era Manuele Molinari, mancato nel pomeriggio di ieri nella sua casa in via Piave dopo avere combattuto per oltre un anno con una grave forma tumorale al duodeno che negli ultimi due mesi aveva portato ad un aggravamento delle sue condizioni. Aveva 59 anni e lascia la moglie Michela, la figlia Matilde, grande promessa del fioretto, i figli gemelli Marco e Matteo e il fratello Maurizio con cui divideva il suo studio legale in via Dante, seguendo la strada di papà Lodovico, specializzato nell’ambito dell’infortunistica stradale. «Manuele era una persona eccellente - lo ricorda Francesco Rossi, presidente dell’ordine degli avvocati di Padova – oltre che un eccellente avvocato.

Ha vissuto la sua vita in pienezza e non si occupava solo di questioni giuridiche, ma era anche presidente del sodalizio del Cenacolo ed era un grande appassionato di volo con l’aliante».

LE PASSIONI

In ambito lavorativo si occupava in particolare di diritto civile e tributario, ma era soprattutto un esperto di navigazione aerea, il tutto collegato alla sua passione per il volo a vela che lo ha visto solcare i cieli di tutto il mondo. «Questo - aveva raccontato poco più di un anno fa al compianto giornalista del Gazzettino Paolo Donà – è uno sport che riserva sorprese incredibili. Qualcuno ha detto che, se sei in cerca di angeli o in fuga da demoni, devi scalare una montagna. Sono perfettamente d’accordo, ma aggiungo che anche il cielo è una montagna dall’altezza infinita e può essere scalata».

LA MISSIONE

Ma lo sport era in generale un punto di riferimento primario di Manuele Molinari, soprattutto per i valori che ne stanno alla base. Ecco perché incarnava la figura ideale per guidare, sin da giugno 2019, il Cenacolo, il sodalizio che dal 1988 opera per promuovere questi valori e celebrare atleti, allenatori e dirigenti locali protagonisti nelle rispettive discipline. A marzo 2022 il rinnovo ad unanimità della sua presidenza, a testimoniare le sue grandi capacità organizzative. Sotto la sua gestione, sono arrivati a Padova personaggi di grande prestigio come l’allenatore della nazionale di pallavolo Fefè De Giorgi, il campione di golf Costantino Rocca, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il dream team della scherma femminile formato da Diana Bianchedi, la padovana Francesca Bortolozzi, Giovanna Trillini e Margherita Granbassi. Tante le iniziative del Cenacolo frutto della sua fervente attività, a partire da quella che ha visto tutti insieme gli ori olimpici padovani o quella con protagonista l’astronauta Luca Parmitano. Ma il fotogramma che rimane maggiormente impresso in chi lo ha conosciuto è una serata di giugno di quest’anno in cui è stato assegnato, contro la sua volontà per ovvi motivi di parentela, il premio Michelangelo a sua figlia Matilde e all’altra schermitrice Carlotta Fusetti. In quella occasione era rimasto volutamente un po’ in disparte, ma negli occhi si leggeva tutto l’orgoglio di un papà felice. Giampaolo Ferrari, storico segretario del Cenacolo, è il decano del sodalizio. «Ho sempre nel mio cuore – commenta – la grande passione ed entusiasmo, le tante idee e iniziative che ha portato in questi anni; con lui ho avuto un contatto costante e tale da diventare veri amici. Oltre che un presidente, piango una persona straordinaria e un grande amico». E la sua persona in parte è legata anche alle recenti vicende societarie del Padova, in quanto Molinari era il legale di Marino Molon, aspirante acquirente del club la scorsa primavera con una manifestazione d’interesse che poi non ha avuto seguito.

Ultimo aggiornamento: 17:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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