Padova. Troppi senza biglietto sul bus, pesano sui bilanci di Busitalia per 1,5 milioni all'anno: in arrivo 21 nuovi controllori

Dalla prossima estate sarà obbligatorio timbrare il titolo di viaggio anche per gli abbonati

Giovedì 28 Marzo 2024 di Alberto Rodighiero
Biglietto

PADOVA - Busitalia può contare su 21 nuovi controllori. La partecipata di Ferrovie dello Stato continua dunque a mettere in campo misure di contrasto nei confronti dei “portoghesi”, ossia gli utenti che viaggiano su autobus e tram senza pagare il biglietto. Una crociata che, lunedì scorso, è stata ribadita dall'amministratore delegato della società Gino Colella che, tra le altre cose, ha annunciato che a partire dalla prossima estate sarà obbligatorio timbrare il titolo di viaggio anche per gli abbonati.

Un escamotage per rendere la vita più difficile a chi viaggia senza ticket. In attesa di questo provvedimento intanto Busitalia immette in organico anche i nuovi verificatori.

Nuovi controllori

Su richiesta dell'azienda infatti lo scorso 21 marzo la Provincia (che ha competenza in materia) ha organizzato un corso abilitante per agenti accertatori (si tratta della seconda sessione del 2024). Corso a cui hanno partecipato 21 dipendenti, tra i quali una sola donna. Vari gli argomenti affrontati durante le lezioni: dall’organizzazione del servizio di trasporto pubblico, passando per le tariffe, fino ad arrivare alla gestione di chi fornisce false generalità. Tutti i partecipanti al corso hanno ottenuto l’apposito tesserino e ora possono entrare in servizio come verificatori.

I multati non pagano

Il problema dei “portoghesi” però non è legato solo ai controlli all’interno di autobus e tram e a chi il biglietto non lo valida o non lo compra proprio. Nonostante le multe, infatti, alla fine sono in pochi quelli che onorano il dovuto dopo essere stati pizzicati. In sedici anni (il dato è aggiornato al 2022) Comune, Aps Holding prima e Busitalia Veneto poi, hanno incassato appena 1,9 milioni di euro dalle sanzioni elevate a chi viaggia senza biglietto. Questo significa che, ogni anno, si riescono a recuperare da questa voce poco più di 100mila euro. In una determina del Settore polizia locale pubblicata l’anno scorso e relativa alle multe elevate tra il 2006 e il 2022, si mette infatti nero su bianco un dato a suo modo drammatico, se si conta che la voce “portoghesi” pesa sui bilanci aziendali per circa 1,5 milioni di euro all'anno. A contribuire a questi numeri niente affatto entusiasmanti è soprattutto una circostanza: la percentuale di chi paga le multe elevate all'interno di bus e tram è ampiamente al di sotto del 50% dei sanzionati. Un report di qualche tempo fa sul lavoro dei verificatori ingaggiati dall'azienda spiega che solo un multato su tre alla fine onora la sanzione. In teoria quindi nelle casse del Comune e dell'azienda che gestisce il trasporto pubblico in città dovrebbero arrivare circa 300mila euro l'anno, mentre come detto si arriva a stento a 100mila euro. Dal 2006 dunque sono state elevate multe per 4,8 milioni di euro, ma ne sono stati pagate per meno di 2 milioni. Come se non bastasse, i controllori lamentano anche un altro fenomeno. Circa due multati ogni dieci dichiarano di non avere con sé un documento di riconoscimento quando vengono scoperti senza ticket. A fronte di questo, le generalità che forniscono al personale di Busitalia praticamente sono sempre fasulle. Una volta tornati nei loro uffici e fatti i controlli di rito, i verificatori devono quindi spesso fare i conti con nomi di fantasia e identità inventate di sana pianta. Da circa un anno però Busitalia, in collaborazione con la polizia locale, ha fatto scattare un giro di vite nei confronti di chi non intende pagare il biglietto e, in occasione dei controlli periodici, dai blocchetti dei controllori vengono staccate fino a 90 multe al giorno. E non manca chi salda immediatamente il dovuto pagando con la carta di credito o il bancomat.

Ultimo aggiornamento: 07:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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