Cortina, il garage diventa alloggio nel "Palace" olimpico: no del Tar

I giudici ammettono il condono per la trasformazione d'uso, ma non l'agibilità: mancano i requisiti sanitari

Giovedì 15 Giugno 2023 di Angela Pederiva
Cortina, il garage diventa alloggio nel "Palace" olimpico: no del Tar

CORTINA D'AMPEZZO -  Il garage diventato un alloggio, nel "condominio olimpico" di Cortina d'Ampezzo, non poteva essere dichiarato abitabile. L'ha deciso il Tar del Veneto, accogliendo parzialmente il ricorso del Residence Palace, del suo amministratore e di due residenti contro il Comune, che nel 2005 aveva condonato la trasformazione d'uso e nel 2010 aveva rilasciato l'attestazione di agibilità del locale.

Quella camera con bagno, ricavata nei 24,25 metri quadrati del seminterrato, non si trova in un immobile qualsiasi, trattandosi del palazzo progettato da Edoardo Gellner in occasione dei Giochi invernali del 1956.


I PROVVEDIMENTI
I vicini hanno impugnato entrambi i provvedimenti emessi dal municipio in favore del precedente proprietario della stanza. Con il primo, era stata autorizzata la sanatoria del cambio di destinazione d'uso da autorimessa a camera con bagno, in base alla legge in materia del 1985. Con il secondo, il locale era stato dichiarato agibile, senza però un riferimento al decreto ministeriale del 1975. I ricorrenti contestavano così da un lato la qualificazione dell'opera come unità edilizia autonoma, dall'altro la mancata verifica dei requisiti igienico-sanitari. Chiamato in causa, l'ente locale ha rilevato la carenza di interesse degli altri condòmini, non sostenibile per «mera vicinitas» e cioè per il solo fatto di abitare nell'edificio. Invece i giudici amministrativi hanno condiviso il rilievo secondo cui «i provvedimenti contestati aumentano il numero di unità immobiliari nel condominio (e quindi il suo carico "umano"), nell'invarianza degli spazi e dei servizi comuni», causando inoltre «pregiudizio al decoro dello stabile, ubicato in una zona centrale e di pregio del Comune di Cortina», il che può «impattare sul godimento dei servizi condominiali e pregiudicare il valore degli immobili».


L'ANNULLAMENTO
Per il Tar, ad ogni modo, la sanatoria non va messa in discussione, in quanto «il condono può infatti riguardare qualsiasi tipo di opera edilizia ("costruzioni" o "altre opere") tra cui il mutamento di destinazione di un locale», come nel caso del garage. Tuttavia «il Comune ha accertato la sola "conformità dell'impianto di smaltimento dei reflui domestici, rispetto alle prescrizioni del Regolamento comunale di fognatura"», mentre non ha operato «alcuna verifica circa il rispetto delle prescrizioni» dettate dall'allora ministero della Sanità, «tra cui quelle relative alla superficie abitabile minima dei locali e alle relative altezze». Di conseguenza è stato disposto l'annullamento dell'attestazione di agibilità dell'unità. La sentenza potrà essere appellata in Consiglio di Stato, ma intanto fa notizia, in vista delle Olimpiadi 2026 con i loro effetti sul mercato immobiliare.

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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